La Pro Patria di Citarella non tira, il Museum sì

BUSTO ARSIZIO – Sarà forse l’effetto Domenico Citarella (e del nuovo cda con Ruzza e Alvino e un attesissimo socio che presto verrà ufficializzato), sarà forse il nuovo vento che tira dal Vesuvio, ma nell’orbita biancoblù un effetto, positivo e tangibile, si è quantomeno riscontrato: purtroppo non in campo, dove l’ultima scialba prestazione dei tigrotti di Prina (uno 0-0 col Seregno senza neanche un tiro in porta) ha ribadito le difficoltà di una Pro Patria – come squadra e come società – che non ha ancora saputo assorbire l’addio di Javorcic. La mancata riconferma di Ivan (il trainer croato sarebbe rimasto a Busto, a patto di conferme e rinforzi mirati per provare a puntare alla B) ha fatto crollare di colpo il castello bustocco che in un amen, dal 5 maggio del 2021 (data del blitz ad Alessandria valso uno straordinario quanto meritato quinto posto finale in regular season) ad oggi (con la Pro ai playout e a soli tre punti dalla retrocessione), è imploso su se stesso, facendo emergere tante piccole magagne. Sbavature che, in tutti questi anni, la perfetta macchina societaria tigrotta (dal diesse Turotti al responsabile media e non solo Ramella, senza dimenticare nessuno dei preziosissimi e validi collaboratori) era riuscita a tamponare, senza intaccare la buona immagine esterna del club, proteggendone amorevolmente la sua indiscussa e indiscutibile eroina, ringraziata sabato anche dagli ultras (“In un mondo di opportunisti e malfattori, grazie per aver onorato storia e tradizioni“).

1000 grazie

Tralasciando gli aspetti negativi della realtà, purtroppo sotto gli occhi di tutti e da affrontare al più presto senza perdere ulteriore tempo prezioso, dicevamo degli effetti positivi. Aperta a fine 2016, la pagina Facebook del Pro Patria Museum, dedicata appunto allo straordinario Museum biancoblù dove sabato anche il presidente Citarella ha potuto apprezzare – insieme alle pizzette e al buon vino – i tanti cimili della gloriosa ed unica storia tigrotta, ha infatti avuto un’impennata di like tanto da raggiungere e superare i 1000 like. Un traguardo ovviamente virtuale, ma altamente simbolico che conferma – se mai ce ne fosse bisogno – quanto la Pro Patria, la sua storia e la sua maglia unica stiano a cuore della gente.
Un patrimonio della città da difendere, tutelare, rispettare e preservare, specie in questa fase di passaggio societario in cui Patrizia Testa, sedotta (e speriamo poi non abbandonata…) dalle sirene della politica, ha deciso di lasciare la sua amata Pro non a gente del territorio, ma a persone cresciute nel segno di Maradona, il fuoriclasse argentino del Napoli di cui Patrizia non è mai stata peraltro simpatizzante.

Il comunicato del Pro Patria Museum

È un piacere e un orgoglio annunciare che la pagina Facebook del Pro Patria Museum ha raggiunto i 1000 like.
Un traguardo simbolico che premia gli sforzi di chi ha creduto e crede nei valori della gloriosa storia dei tigrotti, da tramandare di padre in figlio, di generazione in generazione.
Un risultato che vogliamo condividere e festeggiare virtualmente con tutti voi, in attesa di accogliervi di persona al Pro Patria Museum, per poter apprezzare e vedere i tanti cimeli di una storia che dal 1919 continua ad appassionarci ed emozionarci.
Allora come oggi: Pro Patria et Libertate 1919, una maglia, una storia, un popolo.
1000 grazie

Javorcic, una notte al Pro Patria Museum

Pro Patria Citarella Museum – MALPENSA 24