Pro Patria-Pordenone: 0-0. Vince la paura, ma il punto è prezioso

PAURA PER BOFFELLI TRASPORTATO IN OSPEDALE

BUSTO ARSIZIO – Vince la paura. Senza vittorie da nove turni, dallo scorso 5 febbraio per l’esattezza, la Pro Patria ottiene un prezioso 0-0 contro il quotato Pordenone del cassanese Stefani, scivolato a -6 dalla capolista FeralpiSalò. Un pareggio che, pur confermando il momento difficile dei tigrotti di Vargas, lontani parenti di quella squadra sbarazzina apprezzata solo due mesi fa, fa comunque compiere un importante passettino in avanti verso la salvezza diretta e matematica.

Dopo un primo tempo bloccato e contratto, con il peso della posta in palio a farsi sentire e la paura a farla da padrone, specie dopo la prematura uscita in barella di Boffelli, i bustocchi di Vargas tengono duro anche nella ripresa, portando così in porto un risultato sudato, sofferto ma anche meritato (è il 13esimo clean sheet) con persino un pizzico di rammarico per l’occasione capitata nel finale a Chakir.

In classifica la Pro – sorretta contro i ramarri friulani di patron Lovisa dall’esperienza e dal senso tattico di un monumentale Fietta e protetta da un Lombardoni in versione onnipresente – resta a + 5 sulla zona playout, a tre giornate dal termine della regular season, con due trasferte (a Lecco e a Seregno col Sangiuliano), intervallate dalla gara interna col Piacenza. Una volta raggiunto l’obiettivo si potrà ritornare a parlare anche di playoff, al momento distanti una sola lunghezza.

Le pagelle: Fietta e Lombardoni

Del Favero 6.5; Vaghi 6, Lombardoni 7, Boffelli sv (10′ pt Molinari 5.5); Piran 6.5 (37′ st Vezzoni 6), Nicco 6, Fietta 7.5, Ferri 6, Ndrecka 6; Pitou 6 (25′ st Stanzani 6), Castelli 5.5 (37′ st Chakir 5.5). Vargas: 6

1° tempo: Boffelli in barella

Con sei giocatori indisponibili (Bertoni, Ghioldi, Parker, Perotti, Piu e Saporetti), mister Vargas rimette Fietta davanti alla difesa, dando una maglia da titolare anche a Pitou (in attacco con Castelli) e Piran. neanche 9 minuti e Boffelli, caduto male in un contrasto con Burrai, deve uscire in barella (si teme il quarto crociato stagionale): dentro Molinari. La partita (con il Pordenone dell’ex Benedetti che prova a tenere il pallino del gioco) fatica a decollare, anche perché i tigrotti sentono il peso della posta in palio, con la palla che scotta nei piedi. Senza sussulti degni particolarmente di nota (se non una parata di Del Favero su una spizzata di Candellone e in precedenza un bello scambio fra Pitou e Castelli) si va al riposo a reti bianche.

2° tempo: la Pro resiste

All’intervallo sullo 0-0, inevitabile parziale di un primo tempo bloccato, nella ripresa al 18′ Burrai dalla distanza scalda le mani a Del Favero che, sul successivo corner, si trova la palla fra le mani sul colpo di testa schiacciato di Negro. Il Pordenone inanella angoli su angoli, aumentando il predominio territoriale, ma i tigrotti, pur soffrendo, resistono, con i generosi Ndrecka e Castelli a provare ad allentare la pressione ospite. Mentre Stanzani dà il cambio a Pitou, Edera al 34′ su punizione sfiora il palo. Vargas fa entrare anche Vezzoni e Chackir (per Piran e Castelli), con l’italo marocchino che al 40′ non riesce in mischia a trovare il tap-in vincente, nell’azione più pericolosa prodotta dalla Pro Patria. Il pubblico prova a fare la sua parte, ma al triplice fischio finale è sempre 0-0.

In & out: Pippo, Adamo e ora Andrea

Il 16 giugno del 2009 era stata protocollata la proposta, nel 2016 era stata addirittura deliberata, ma solo domenica 2 aprile 2023, ovvero 5038 giorni dopo, l’iter di intitolazione della sala stampa biancoblù al giornalista Adamo Cocco (storico fondatore di quel Tigrottino che tutt’oggi viene distribuito allo stadio e nelle edicole di Busto) è divenuta finalmente realtà (IN). Senza entrare nelle more delle polemiche, di chi c’era e non, diamo atto a chi – fra Alberto Armiraglio e Maurizio Artusa – è riuscito a colmare questo colpevole e inaccettabile ritardo (OUT), nell’attesa che – dopo il doveroso riconoscimento a Pippo Taglioretti – anche la memoria di un certo Andrea Cecotti – scomparso il 14 novembre del 1987 indossando la casacca biancoblù – venga adeguatamente onorata. 36 anni non sono bastati…

Il tabellino

Pro Patria-Pordenone: 0-0

PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 2 Vaghi, 19 Lombardoni, 13 Boffelli (10′ p.t. 5 Molinari); 18 Piran (37′ s.t. 11 Vezzoni), 10 Nicco, 16 Fietta, 25 Ferri 3 Ndrecka; 32 Pitou (26′ s.t. 7 Stanzani), 30 Castelli (37′ s.t. 26 Chakir). A disposizione: 12 Mangano, 6 Sportelli, 8 Brignoli, 15 Rossi, 17 Citterio, 20 Gavioli. All. Vargas.

PORDENONE (3-5-2): 1 Festa; 3 Bruscagin, 34 Negro, 15 Ajeti; 33 Zammarini (26′ s.t. 10 Deli), 23 Torrasi (42′ s.t. 31 Pirello), 8 Burrai, 20 Pinato (1′ s.t. 9 Magnaghi), 18 Benedetti; 11 Piscopo (26′ s.t. 14 Palombi), 27 Candellone (26′ s.t. 24 Edera). A disposizione: 22 Martinez, 58, Gallo, 2 Andreoni, 5 Giorico, 17 La Rosa, 21 Gucher, 29 Ingrosso, 39 Destito. All. Stefani.

ARBITRO: Daniele Virgilio di Trapani (Giuseppe Centrone della Sezione di Molfetta e Giacomo Monaco della Sezione di Termoli. Quarto Ufficiale Giorgio Vergaro della Sezione di Bari).

Note: Giornata mite e soleggiata. Terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Piran, Pitou, Molinari, Nicco, Ferri (PPA); Negro, Benedetti, Deli, Ajeti (POR) Angoli: 0–8. Recupero: 4′ p.t. – 0′ s.t.

Next match: sabato a Lecco

Dopo due gare consecutive allo “Speroni”, la Pro Patria va in trasferta, facendo rotta su Lecco: sabato 7 aprile  (calcio d’inizio ore 17.30) i tigrotti affronteranno al “Rigamonti-Ceppi” i blucelesti del Lecco, per una gara sempre sentita fra le tifoserie. All’andata finì 2-0 per i bustocchi con gol di Fietta e Stanzani. Per l’occasione il Centro Coordinamento Tifosi organizzerà il consueto servizio trasporto (per info e adesioni 3470930411)

Pro Patria Pordenone – MALPENSA 24