Prosegue a Legnano il braccio di ferro sulla commissione per Pgt e Franco Tosi

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LEGNANO – Prosegue a Legnano il braccio di ferro tra maggioranza e opposizioni sulla richiesta di convocare la commissione urbanistica per discutere di quanto prevede il nuovo Pgt per la Franco Tosi. Dopo il rifiuto della presidente della commissione, la capogruppo del Pd in consiglio comunale Sara Borgio, ai sensi del regolamento, le opposizioni sono tornate alla carica con una nuova richiesta, aggiungendo un punto all’ordine del giorno proprio in base a quanto previsto dal regolamento per il funzionamento degli organi comunali, ovvero la formulazione di proposte sulle questioni già enunciate.

Borgio: «Serve un approfondimento»

Questa volta, Borgio ha preso tempo: da un lato ha ribadito l’opposizione a convocare la commissione per i punti già richiesti – le ragioni della mancata considerazione delle pesanti critiche espresse mesi fa dalla proprietà della Tosi sul Pgt e le modifiche allo stesso Piano per consentire lo sviluppo dell’azienda – e dall’altro ha chiesto ai commissari di minoranza un approfondimento sul punto aggiunto. «Mi sono nuovamente confrontata con la segretaria comunale (Sandra D’Agostino, nda) in merito alla vostra nuova richiesta – è stata la risposta di Borgio – Confermo che l’accoglimento dei punti 1 e 2 non sia possibile, per le motivazioni già espresse. Per quanto riguarda il terzo punto, vi chiedo maggiori dettagli sulla proposta che ritenete sottoporre ai commissari per la sua votazione. Ritengo infatti sia necessario, oltre che efficiente e proficuo, avere documentazione adeguata a supporto di proposte che i partecipanti dovranno esaminare».

Brumana: «Basta fisime burocratiche»

Una risposta «sorprendente» per il consigliere e commissario di minoranza Franco Brumana, per il quale il comportamento della presidente della commissione «rivela una esasperazione burocratica strumentale ad ostacolare il confronto democratico. Lei – attacca oggi, venerdì 23 febbraio, l’esponente del Movimento dei Cittadini – avrebbe già dovuto convocare la commissione dopo la prima richiesta perché non le compete censurare preventivamente ed impedire l’esercizio delle funzioni dei commissari. Si è avvalsa invece del compiacente parere della segretaria comunale anche se è palesemente privo di qualsiasi fondamento logico e giuridico.

«Per evitare ogni contrasto sulle formalità, abbiamo riproposto con la nuova richiesta i primi due punti che sono logicamente collegati, quali presupposti, al terzo punto, che lei ora ritiene ammissibile. Lei però ha bocciato i primi punti, non rilevando che sono strettamente connessi al terzo; ha poi concluso richiedendo maggiori dettagli sulle proposte che verranno avanzate, ritenendoli necessari. Trascura che alcuni commissari hanno una concezione del confronto politico diversa da quella della maggioranza, che vuole conoscere in anticipo il testo esatto, che sarà sottoposto al parere della commissione, perché così i suoi consiglieri possano ubbidire agli ordini ricevuti e disinteressarsi di quanto dirà la minoranza. Dalla discussione aperta dei primi due punti, potranno emergere le proposte da sottoporre della commissione. Tutto dipenderà dalle informazioni, dalle risposte che verranno fornite e dalla disponibilità della maggioranza a ricercare soluzioni sui temi indicati nei primi due punti. Pertanto la invito a convocare la commissione senza indugi e senza ulteriori fisime burocratiche».

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