Giunta di Legnano: «No a commissione su Pgt e Tosi». Ma le opposizioni rilanciano

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LEGNANO – No alla richiesta di convocare la commissione urbanistica per discutere di quanto prevede il Pgt per il futuro della Franco Tosi, alla presenza del presidente dell’azienda. È la risposta data ieri, venerdì 16 febbraio, ai consiglieri di minoranza legnanesi dalla presidente della commissione Sara Borgio (capogruppo del Pd in consiglio comunale) dopo essersi consultata con la segreteria comunale. Per Borgio la richiesta «non pare possa essere riconducibile in nessuna delle fattispecie indicate dal regolamento per il funzionamento del consiglio comunale». Semmai, suggerisce Borgio, le richieste delle minoranze «potrebbero trovare adeguato spazio all’interno di interrogazioni, mozioni oppure osservazioni al Pgt».

Borgio: «Argomenti non di particolare interesse»

I consiglieri firmatari della richiesta intendevano discutere delle “ragioni della mancata considerazione delle esigenze espresse nelle osservazioni della Franco Tosi del 28 settembre” e della “necessità di modificare le previsioni del Pgt per consentire lo sviluppo dell’attività di questa industria di estrema importanza economica e sociale per Legnano”. La proprietà dell’azienda meccanica aveva infatti lamentato che «nelle schede del Pgt sembra sia stato messo tutto quello che poteva creare un ostacolo alla nuova Tosi», elencando una lunga serie di “pecche” del piano per gli ambiti che ricadono nel perimetro del più grande insediamento produttivo della città.

Tuttavia, secondo Borgio e la segretaria Sandra D’Agostino tali questioni, regolamento alla mano, non sono “materie e argomenti di particolare interesse per il comune”.

Brumana: «Sindaco in imbarazzo rifiuta il confronto»

«Il sindaco è molto imbarazzato e in evidenti gravi difficoltà, ma non può in alcun modo essere giustificato il rifiuto di convocazione comunicato dalla sua fedele e zelante presidente della commissione – commenta il primo firmatario della richiesta, il consigliere civico Franco Brumana – Dopo aver tentato di far credere che la Tosi non avesse mai presentato le due osservazioni con la richiesta di revoca delle disposizioni vessatorie e ostili del Pgt, è stato smentito dalla pubblicazione di documenti incontrovertibili. Ora vuole che della aggressione urbanistica alla più importante fabbrica della città si parli il meno possibile prima del consiglio comunale non ancora fissato, dove comunque la Tosi non potrà intervenire e il confronto tra i consiglieri sarà limitato a brevi interventi del tutto inadeguati a un tema così importante».

Minoranze pronte a tornare alla carica

Brumana ha scritto a Borgio, D’Agostino e al presidente del consiglio comunale Silvestri chiedendo alla prima di “rivedere la sua grave presa di posizione” su un argomento “di estrema importanza e di assoluta urgenza. Il rifiuto di un immediato e aperto confronto è deprecabile dal punto di vista politico e dimostra ancora una volta la concezione oligarchica e autoritaria del governo della città. È inoltre privo di qualsiasi fondamento giuridico”.

Per questo, annuncia il consigliere del Movimento dei Cittadini, lunedì sarà riproposta un’altra richiesta «con un richiamo esplicito al regolamento del consiglio comunale. Chissà se si inventeranno qualche altro espediente». All’odg della contestata commissione è stato aggiunto un terzo punto, la formulazione ai sensi del regolamento di proposte sulle questioni già enunciate.

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