Legnano, opposizioni: «Radice si confronti con Presezzi sul futuro della Tosi»

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LEGNANO – Convocare con urgenza la commissione Urbanistica, invitando a parteciparvi Alberto Presezzi o un rappresentante di Franco Tosi Meccanica Spa. È quanto chiedono oggi, martedì 13 febbraio, a Legnano alcuni consiglieri comunali di minoranza dopo quanto dichiarato dallo stesso presidente della Franco Tosi in merito ai contenuti del Pgt sugli ambiti urbanistici della fabbrica (nella foto, le palazzine dismesse degli uffici).

Tre gruppi chiedono di convocare la commissione 

I consiglieri Franco Brumana, Gianluigi Grillo e Federico Amadei, capigruppo rispettivamente di Movimento dei Cittadini, Fratelli d’Italia e Gruppo misto, chiedono di porre all’ordine del giorno della commissione i seguenti punti: “ragioni della mancata considerazione delle esigenze espresse nelle osservazioni della Franco Tosi del 28 settembre” e “necessità di modificare le previsioni del Pgt per consentire lo sviluppo dell’attività di questa industria di estrema importanza economica e sociale per Legnano”. La richiesta di convocare la commissione – cui l’amministrazione dovrà obbligatoriamente acconsentire – non è stata sottoscritta dagli altri consiglieri di opposizione dei gruppi di Lega, Toia Sindaco e Forza Italia.

«Dal Pgt effetti disastrosi per la società»

Sempre oggi Brumana ha lanciato la richiesta accompagnata dallo slogan “Salviamo la Tosi”, sul calco della sua precedente “crociata” per salvare gli edifici storici della confinante ex Manifattura. «Demolizione di più del 40% degli edifici della F. Tosi Meccanica Spa: questa è la sciagurata scelta del nuovo Pgt della giunta Radice – osserva il consigliere dell’MdC – che dispone che la superficie lorda degli edifici della fabbrica, attualmente pari a 77.000 metri quadri, venga ridotta a 42.250, con la facoltà per la Tosi di acquistare da altri l’edificabilità di ulteriori 2.500 mq. Per non subire questo onere disastroso, la Tosi non potrà realizzare alcuna costruzione, neanche di minuscole dimensioni, e nemmeno potrà abbattere un suo edificio per riedificarlo in modo più adeguato, ma dovrà limitarsi alla manutenzione straordinaria. 

«Il vincolo del Pgt non solo limiterà gravemente gli investimenti e lo sviluppo dell’azienda, ma comporterà una perdita patrimoniale per la diminuzione del valore degli edifici e per le grandi spese di demolizione. Questo Pgt quindi prevede effetti disastrosi per la società, che con il suo lavoro e con le commesse ricevute sta mantenendo in vigore il marchio Tosi e continua a diffondere la notorietà della fabbrica e della nostra città in tutto il mondo, con evidenti ricadute occupazionali e di marketing territoriale a favore di Legnano. La Tosi idealmente appartiene a tutti i legnanesi per la sua importanza e per la sua storia e la sua attività deve essere tutelata con grande attenzione. Pertanto – conclude Brumana – il sindaco accantoni subito l’onere della demolizione e le altre misure vessatorie contro la Tosi prima che il Pgt, per ora solo adottato in via provvisoria, diventi definitivo con la prossima approvazione del consiglio comunale».

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