Rapina con sequestro di persona in sala slot a Magenta. Arrestati due cinesi

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MAGENTA – Sequestro di persona, rapina aggravata in concorso e lesioni personali: sono le accuse di cui devono rispondere due cittadini cinesi di 43 e 46 anni arrestati in flagranza dai Carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso (nella foto sopra). Come reso noto oggi, lunedì 29 gennaio, dal Comando provinciale dell’Arma, è successo sabato 20 gennaio a Magenta, dove intorno a mezzogiorno i due hanno fatto irruzione in una sala slot di proprietà di una 44enne anche lei cinese. Dopo aver sorpreso alle spalle una dipendente dell’esercizio commerciale, una giovane 25enne italiana, l’hanno sequestrata e immobilizzata legandole mani e piedi con nastro adesivo, e si sono poi impossessati di 1.700 euro in contanti.

Decisivo l’intervento di un carabiniere fuori servizio

Durante la rapina, però, la giovane è riuscita a inviare un messaggio di aiuto alla madre, pregandola di chiamare il 112. La donna a sua volta ha contattato un vicino di casa, Q. S., appuntato scelto in servizio presso la Compagnia Carabinieri di Abbiategrasso, che ha allertato la centrale operativa e, libero dal servizio, si è recato sul luogo della rapina. Giunto sul posto, il militare ha avvistato i due malviventi mentre uscivano precipitosamente dal locale per fuggire su un’autovettura di grossa cilindrata, una Bmw di colore bianco, di cui è riuscito ad annotare il numero di targa, fornendolo ai colleghi.

Uno era ricercato per evasione del 2011

Il Carabiniere ha prestato soccorso alla giovane sequestrata, assicurandosi delle sue condizioni e liberandola dai nastri adesivi. La stessa è stata visitata da personale medico del 118 e trasportata all’ospedale di Magenta, da dove è stata dimessa con 7 giorni di prognosi. Nel frattempo, due equipaggi della Sezione Radiomobile, in servizio perlustrativo, hanno intercettato l’autovettura ricercata con i due fuggiaschi in via Elsa Morante a Magenta, bloccandone le vie di fuga su entrambe le direzioni di marcia. I due uomini a bordo, sottoposti a perquisizione, sono stati trovati in possesso dei soldi rubati oltre che di due passamontagna, un paio di guanti, un rotolo di nastro adesivo, fascette da elettricista e del dispositivo di videoregistrazione che avevano asportato dalla sala slot (qui sotto, il materiale recuperato dai Carabinieri).

Il 46enne è risultato già destinatario di un ordine di carcerazione, eseguito contestualmente, emesso nel novembre 2016 dal Tribunale di Milano a seguito di condanna definitiva: deve espiare la pena di due mesi di reclusione per una evasione risalente al 2011. Gli arrestati sono stati condotto nel carcere di San Vittore a Milano.

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