Recupero ex Aermacchi, Civati: «Punto di svolta». Può proseguire la bonifica

ex Aermacchi

VARESE – Recupero ex Aermacchi: è stato approvato il documento di negoziazione finalizzato all’intervento di rigenerazione dell’area ed è pronto anche l’ipotesi progettuale dell’intervento ridefinita sulla base delle indicazioni di vincolo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti, Paesaggio delle Province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese. Documento che ora tornerà alla Sovraintendenza, ma solo a seguito dei passaggi istituzionali a livello comunale.

Punto di svolta

«Prosegue l’iter per rigenerare e rendere di nuovo fruibile una parte importante della città – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Civati – migliorando la qualità urbana dell’area, anche grazie alla previsione di una serie di servizi di interesse pubblico. Il primo passo resta quello di proseguire il prima possibile con la bonifica delle aree». E proprio la bonifica è una delle azioni che il privato, Tigros, dovrà dare “attuazione tempestiva all’iter e alle attività di smaltimento delle coperture in cemento amianto presenti sugli edifici del lotto 2 di sua proprietà. A tal proposito prima della sottoscrizione del documento di negoziazione dovrà depositare presso gli enti competenti un aggiornamento del cronoprogramma in precedenza già avanzato per ottenere le necessarie autorizzazioni”.

La bonifica dell’area

«Possiamo dire di aver fatto un bel passo avanti – puntualizza l’assessore Civati – Stiamo parlando di un progetto molto articolato e complesso. E che con il parere della Sovraintendenza, che ha vincolato alcuni edifici, si è ancor più intricato. Ora, dopo quel parere abbiamo tutti lavorato per arrivare a un risultato soddisfacente e che tenesse conto delle indicazioni. Insomma, siamo giunti a una svolta». Occorre infine ricordare che gli edifici messi sotto tutela dal sovrintendente erano: l’hangar del 1915, la torre dell’acqua, l’hangar del 1952 e le aree di collegamento.