Reddito di cittadinanza, M5S Castellanza contro Antonelli: «Diseducativo. Si scusi»

Alex Citati, a destra, con l'ex premier Giuseppe Conte

CASTELLANZA – «Diseducativo e strumentale definire un “obbrobrio” il Reddito di Cittadinanza». Alex Citati, rappresentante del Movimento Cinque Stelle a Castellanza, “bolla” così le parole pronunciate dal sindaco di Busto Arsizio e presidente della Provincia Emanuele Antonelli, in occasione del Facchinetti Day all’istituto tecnico castellanzese. «Complimenti» sarcastici, quelli di Citati e del M5S, anche a nome delle «migliaia di fruitori del Reddito di Cittadinanza che grazie al provvedimento hanno fronteggiato un periodo buio della loro vita».

Botta e risposta

«Lavoro ce n’è tantissimo, non pensate al Reddito di Cittadinanza che è un obbrobrio» aveva dichiarato Antonelli nel suo discorso agli studenti premiati con le borse di studio. La risposta di Alex Citati è dura: «Come rappresentante di tanti giovani, non solo come attivista politico – sostiene il già candidato del Movimento a Castellanza – ho provato un profondo senso di imbarazzo, oltre che di rabbia, per la strumentalizzazione politica che un rappresentante delle istituzioni come Antonelli ha fatto di un tema sociale così sensibile in un contesto fatto di tanti giovani promesse del mondo del lavoro, tanti ragazzi e ragazze divenuti loro malgrado platea di una mera propaganda politica».

Antonelli e i giovani

«L’episodio avvenuto in presenza degli studenti dell’Isis Facchinetti di Castellanza evidenzia non solo una mancata conoscenza da parte di Antonelli delle dinamiche e dell’importanza del Reddito di Cittadinanza, ma denota una scarsa sensibilità nei confronti di una povertà non volontaria e insegnare ai giovani che l’aiuto per le fasce più deboli sia in realtà un “obbrobrio” lo trovo profondamente diseducativo e, ribadisco, strumentale – afferma Alex Citati – ,i auguro che il sindaco Antonelli si scusi per la pessima caduta di stile e prima di spiegare ai tanti studenti, che sono la speranza del nostro futuro, che l’aiuto ai più deboli sia qualcosa di cui vergognarsi, provi invece a spiegare perché negli ultimi decenni il mondo del lavoro è diventato il fanalino di coda in ordine di priorità legislative. Spieghi ai giovani perché per decenni la politica non ha investito su di loro e visto che siamo al dunque elenchi le azioni di politica giovanile intraprese dalla sua giunta in questi anni, e ci dica cosa intende fare l’amministrazione locale su questo tema per aiutare i giovani anche nella ricerca di un lavoro».

La difesa del Reddito di Cittadinanza

L’attivista pentastellato difende a spada tratta la misura-simbolo del Movimento: «Riguardo al RdC sono stati attivati i centri dell’impiego, i tutor, ma la Regione Lombardia a guida Fontana quali corsi di specializzazione sta promuovendo per aiutare i percettori a ritrovare dignità? Quali sono gli esiti dei PUC che il comune di Busto Arsizio dice di aver attivato? Del migliaio di percettori del RdC bustocchi quanti stanno dedicando il loro tempo lavorando per il bene della comunità e come? Stiamo parlando di circa 3-4 mila giornate di lavoro al mese per la collettività che stiamo sistematicamente perdendo. Spieghi tutto questo il sindaco Antonelli nel suo prossimo incontro con gli studenti o dobbiamo supporre che in Comune come in Regione si stia volontariamente disattendendo le disposizioni di legge per continuare a raccontare che i percettori del RdC stanno comodamente sdraiati sul loro divano».

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