Regionali, per ora vince l’astensionismo: in provincia di Varese affluenza al 29%

VARESE – Potrebbe essere l’astensionismo il vero “vincitore” di queste elezioni regionali. Dopo la prima giornata di apertura dei seggi, alle 23 di oggi, domenica 12 febbraio, l’affluenza in Lombardia si ferma al 31,66%, a fronte del 73,81% di cinque anni fa, mentre in provincia di Varese è al 29,31%, contro il 71% del 2018. Qualcosa si potrà recuperare domani, lunedì 13 febbraio, quando le urne saranno aperte dalle 7 alle 15, mentre cinque anni fa si votò solo la domenica, ma le stime lasciano presagire che molto probabilmente l’affluenza definitiva sarà sotto al 50%, e forse più vicina al 40%. Un dato che potrebbe anche rimettere in discussione ogni previsione della vigilia: i sondaggi infatti tendenzialmente si basavano su previsioni di affluenza più alte.

I numeri

Dopo una giornata di sole non c’è stata una ripresa dell’affluenza nelle ore serali. L’impennata più significativa si registra a Luino, che con il 47,58% di votanti diventa il Comune con la più alta affluenza in provincia di Varese, mentre quello con il minor numero di elettori alle urne si conferma Cremenaga, dove ha votato appena il 15,38% degli aventi diritto. Nella grandi città della provincia, Saronno con il 34,09% rimane quella in cui si sta votando di più, davanti al capoluogo Varese, al 32,16%. Non arriva al 30% invece Gallarate, 29,52%, che scavalca Busto Arsizio, ferma al 29,14%.

L’AFFLUENZA COMUNE PER COMUNE

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