VARESE – Anche Varese sarà presente alla manifestazione nazionale in programma sabato pomeriggio in piazza del Popolo a Roma, organizzata dalla rete “Scuola in presenza”. Un appuntamento con cui migliaia di genitori provenienti da tutta Italia chiederanno a gran voce al Governo di riaprire le scuole di ogni ordine e grado.
Dalla provincia di Varese si prevede una nutrita partecipazione. «Ci sarà un gruppo di una cinquantina di persone che raggiungerà Roma in treno», spiega Livia Soriente, rappresentante del comitato “Prima a Scuola”. Una realtà nata da poche settimane ma già molto attiva sul territorio, che fa da collettore anche per le zone limitrofe.
Il comitato è stato protagonista qualche settimana fa nel capoluogo, con la manifestazione organizzata ai Giardini Estensi di Varese lo scorso 21 marzo. «Quell’evento è stato un successo pazzesco, con più di 1000 presenze – continua Soriente – e ci ha dato l’entusiasmo per continuare la battaglia per i ragazzi dalla seconda media in su». A tornare in classe finora sono stati infatti solo gli alunni fino alla prima media. Per il comitato varesino il rientro alla scuola in presenza per tutti deve avvenire il prima possibile, e deve essere svincolato dal meccanismo delle “zone a colori” per le regioni.
Per i genitori continuare a oltranza per mesi con la Dad crea problemi innanzitutto sotto l’aspetto didattico. E non meno importante è la salvaguardia del benessere degli studenti. «Non far vivere ai ragazzi la socialità della scuola significa causare danni alla psiche e alla personalità – sottolinea la rappresentante del comitato – ci sono state tante voci autorevoli in merito e sono aumentati i ricoveri di adolescenti per vari tipi di disturbi». Il prosieguo delle lezioni in Dad continua inoltre a creare problemi organizzativi per tanti genitori che faticano a far conciliare lavoro e casa. La soluzione auspicata quindi è la riapertura. «I dati dimostrano che le scuole non sono un lazzaretto. Facciamo tornare i ragazzi a scuola, e se le scuole non sono sicure rendiamole tali».
Genitori No Dad a Palazzo Estense: in seicento chiedono di riaprire le scuole