Riciclaggio: chiesto il rinvio a giudizio per Irene Pivetti

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MILANO – L’ex presidente della Camera Irene Pivetti (nella foto) rischia il processo con l’accusa di presunti riciclaggio, autoriciclaggio ed evasione fiscale relative ad alcune operazioni commerciali. Tra queste la compravendita di tre Ferrari gran turismo, che secondo le accuse le avrebbero permesso di riciclare denaro sottratto al Fisco.

Oggi, 11 maggio, la Procura di Milano ha chiesto per lei il rinvio a giudizio, unitamente a quello per il notaio Francesco Maria Trapani, Leonardo Isolani, pilota di rally, sua moglie Manuela Mascoli e la figlia della donna, e l’imprenditore Candido Giuseppe Mancaniello. Solo qualche giorno fa Irene Pivetti si è sottoposta ad un lungo interrogatorio per dimostrare la sua innocenza. Il Tribunale del Riesame di Milano, nel febbraio scorso, ha accolto il ricorso del del pm Giovanni Tarzia, disponendo un sequestro a carico di Pivetti per circa 3,5 milioni di euro, unitamente a uno da quasi a mezzo milione per un suo consulente, che ha già patteggiato a un anno e dieci mesi con pena sospesa.

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