Il rifiuto diventa un’opera: studenti del Verbano coinvolti nel progetto Rüderart

LUINO – Il legame col territorio si può cogliere già dal nome del progetto, Rüderart, che deriva dal termine dialettale rüdera, espressione giunta dal retaggio latino dei romani che indica l’immondezzaio o il letamaio. Proprio dai rifiuti si vuole partire per coinvolgere gli studenti dell’Alto Varesotto, in un’iniziativa in cui l’arte sposa l’ecologia. I materiali di scarto si trasformeranno in arte.

Protagonisti i giovani

La Comunità montana Valli del Verbano presenta la campagna di sensibilizzazione ambientale “Rüderart – Arte per trasformare il nostro futuro”, organizzata da Koinè cooperativa sociale ed Econord, che coinvolge le scuole di primo e secondo grado del territorio in un concorso video-fotografico e laboratori didattici. Da Botticelli a Magritte, Rüderart gioca con l’arte sui temi della sostenibilità ambientale per la tutela e il rilancio del territorio e invita i giovani studenti a immaginare opere video e fotografiche che prenderanno vita nel reale e nel virtuale, grazie anche al coinvolgimento degli artisti multimediali Stefano De Felici e Federico Mazza di Lampo Tv. 

Concorso al via

Con la pubblicazione dei primi materiali social della campagna (qui il video di presentazione), viene lanciato il concorso per le scuole “Meno rifiuti a monte e a valle” che premia la creatività dei ragazzi. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 22 gennaio e il termine per la consegna delle opere sarà il 26 febbraio. Le informazioni sul concorso sono disponibili sul sito della Comunità montana. Il progetto comprende laboratori di educazione ambientale tenuti da Koinè cooperativa sociale nelle scuole sui temi “Littering” e “Vivere Verde”, durante i quali è prevista la creazione di opere d’arte multimediali con materiali di riuso e la realizzazione di video interviste a genitori e insegnanti. Nella primavera 2023 saranno pubblicati i messaggi e i materiali prodotti dai ragazzi durante i laboratori, sia con affissioni sul territorio sia sui canali social, grazie alla collaborazione dei comuni e di tutti gli enti coinvolti. 

32 comuni coinvolti

«I Comuni del Verbano sono invitati a diffondere le opere di Rüderart dedicando spazio sui muri reali e virtuali, per partecipare insieme alla tutela e al rilancio del territorio delle Valli del Verbano», dicono Simone Castoldi e Gianpietro Ballardin, rispettivamente presidente e assessore a ecologia e turismo della Comunità montana Valli del Verbano. Rüderart fa parte del programma di educazione ambientale “Meno Rifiuti a Monte e a Valle” promosso dall’ente montano in collaborazione con Econord per diffondere nei più giovani la cultura del riciclo, del giusto modus operandi nel differenziare e del rispetto per l’ambiente. L’iniziativa è rivolta all’istituto comprensivo di Varese 2: scuole primarie di Brinzio, Gemonio, Gavirate, Cuveglio, Caravate, Mesenzana e Cunardo e coinvolgerà gli alunni dei 32 comuni della Comunità montana, oltre che all’Istituto Maria Ausiliatrice di Luino e l’Educandato S.s. Bambina di Roggiano (Brissago Valtravaglia). 

La “rüdera”

Il nome della campagna di sensibilizzazione Rüderart deriva dal termine “rüdera”, espressione che giunge ai tempi nostri dal retaggio latino dei romani e indica l’immondezzaio o il letamaio: a quei tempi non esisteva la raccolta differenziata (allora non necessaria in quanto si buttava via ben poco), ma una larga buca in fondo al cortile fungeva da discarica temporanea. Il termine rüdera è diffuso in una vasta area che va dalla Svizzera meridionale all’Emilia, dove la spazzatura si chiama più sbrigativamente rüd, senza distinzioni di origine o destinazione. La pattumiera di casa si chiama tuttora, nelle famiglie dalla memoria lunga, portarüd. E alcuni dialettofoni superstiti ancora oggi chiamano lo spazzino rüdin