Ripartire dalle Cime Bianche: l’ultima sfida di Paolo Garindo

12 ore di eco trail in solitaria per salvare il vallone

BUSTO ARSIZIO – Per una buona causa. In questi anni abbiamo conosciuto Paolo Garindo per le sue imprese da sky runner: dalle 44 ore di trail in solitaria sul Monte Rosa al tour del Monte Bianco. Stavolta l’avvocato bustocco d’adozione, di professione bancario, si cimenterà in una nuova impresa, dal forte impatto ambientalistico. “Salvare il Vallone” una splendida valle naturale (in passato forse un antico oceano: il “Parco dell’Oceano Perduto”) che rappresenta l’unico esempio di rocce dolomitiche in Val d’Aosta. E non solo…

L’antefatto

In ballo, neanche a dirlo, c’è un avveniristico progetto di costruzione di un impianto funiviario per unire Alagna Valsesia a Cervinia: un collegamento, per intenderci, che consentirebbe di sciare dal comprensorio Monterosa Sky fino al comprensorio Zermatt-Matterhorn e Breuil-Cervinia. Ma fra il dire e il fare, dato che la fantasia spesso supera la pratica e soprattutto la natura, nel mezzo c’è il Vallone delle Cime Bianche.

Vallone delle Cime Bianche

Il Vallone delle Cime Bianche si estende a NW di St. Jacques fino allo spartiacque tra la Valle d’Ayas e la Valtournanche. Un posto unico e vergine per natura, storia e cultura che l’Associazione Cime Bianche, fondata nel 2017, intende salvaguardare, con la creazione di un Parco Naturale. ll Vallone è infatti un luogo di grande valore per via del suo raro, fragile ecosistema, caratterizzato da peculiarità geologiche: tra tutte campeggiano le tre Cime Bianche (Gran Sometta, Bec Carré e Pointe Sud), la cui fascia chiara è quanto rimane delle isole coralline di un mare tropicale sconvolto dallo scontro della zolla europea con quella africana.

L’impresa di Garindo

Sabato 1 luglio Garindo, che fra sette giorni prenderà anche parte al Gran Trail di 100km a Courmayeur, partirà da Alagna poco dopo la mezzanotte, seguendo tutto il comprensorio sciistico fino ad arrivare al Colle Superiore delle Cime Bianche (lato di Cervina). Un percorso di 12 ore complessive per l’eco sky runner della TRM (Trail Runnig Movement), con tappa a Fiery per partecipare ad una manifestazione per la causa ambientalistica (“Di corsa per le Cime Bianche“), per dimostrare la bellezza di un paesaggio che rischia di essere deturpato dall’uomo. Come se certi scempi paesaggisti, già perpetrati in passato fra Alagna, Gressonay, Champoluc e Cervinia, non avessero ancora insegnato niente.

Garindo Cime Bianche – MALPENSA 24