Riunioni e tensioni: la Lega di Fagnano si divide sull’assessore Bossi

castello fagnano municipio torretta

FAGNANO OLONA – Riunioni e tensioni. Silenzi. In casa Lega. Che si riverberano sull’intera maggioranza. Insomma, ciò che si è detto lunedì sera nella sede del Carroccio è un segreto. Per lo meno nei dettagli. Non lo è più, invece, il fatto che il primo cittadino stia ragionando su un rimpasto di giunta. Anche se Elena Catelli sull’argomento continua a non parlare. Negli ambienti della politica locale però sono in tanti, seppur sotto voce, a sussurrare che i cambi in giunta potrebbero essere un paio. E uno di questi è l’assessore alla Cultura Fausto Bossi.

Quante riunioni?

Alla domanda: “Com’è andata la riunione della Lega l’altra sera?”, pare che la risposta sia stato un altro interrogativo: “Quale delle due?”. Secondo i ben informati, infatti, gli incontri che lunedì 2 settembre ha tenuto il Carroccio sono stati due: uno (ufficioso) all’ora dell’aperitivo. Summit ristretto, dove buona parte dei leghisti fagnanesi si è trovata concorde nel chiedere a Fausto Bossi di rimettere le deleghe nelle mani del sindaco. E poi la seconda riunione, ovvero quella ufficiale nella sede di partito, in cui la presa di posizione precedente pare si sia un po’ annacquata. Anche per la presenza dello stesso Bossi, il quale, oltre che assessore, è anche segretario cittadino della Lega. Insomma, detto in soldoni, la situazione sia questa: da un lato, c’è una parte del partito che sta lavorando per un rimpasto (indolore) della maggioranza e dall’altra un assessore, sostenuto da qualche militante, pronto a resistere, disposto ad arrivare in consiglio e affrontare la questione della visita alla torre del Castello.

La visita proibita

La visita (vietata) alla torre del Castello, guidata proprio da Fausto Bossi, è stata la scintilla. Qualcuno dice una leggerezza. In molti, invece, ritengono un passo falso grave per un amministratore pubblico. Sta di fatto, insomma che l’episodio è diventato un fatto politico. E al netto delle voci, dei “si dice” e dei “sentito dire” (che, sono tutti da verificare e rimangono tali fino a prova contraria) sul tavolo del centrodestra resta il dato che la fiducia nell’assessore – segretario è ai minimi storici. E che il sindaco Catelli ha già espresso in più di una riunione la volontà di rafforzare la squadra e di voler procedere con qualche nuovo innesto. Ci aveva già provato all’inizio con Marco Farè, del resto.

I silenzi

Toni alti dentro la sede, ma silenzio fuori. Già perché se in sede l’altra sera le bocche dei leghisti non sono certo rimaste chiuse (“Tutt’altro”, racconta qualcuno), il partito, in un momento piuttosto delicato per la squadra di governo e per il sindaco Elena Catelli, non ha dato alcun cenno ufficiale. Nessuna presa di posizione pubblica. Né in difesa del loro assessore, che in tanti (anche nella maggioranza) dicono essere in discussione, né dello stesso primo cittadino. Il quale si trova in una posizione delicata: ovvero quella ragionare su un rimpasto senza avere le spalle coperte politicamente dal partito che, numeri alla mano, resta il maggior azionista della squadra di governo targata Più Fagnano.

lega fagnano assessore bossi – MALPENSA24