Roubaix 2022: trenta settori di pavè, assegnate le stelle

ciclismo parigi roubaix

Dopo l’ultima ricognizione del percorso da parte del direttore di gara della Parigi-Roubaix, in agenda domenica 17, Thierry Gouvenou e della Parigi-Roubaix Femmes avec Zwift Franck, gli organizzatori hanno valutato la difficoltà dei settori di pavé in base alla loro lunghezza, alle irregolarità delle pietre, alle condizioni generali dei settori e alla loro posizione. La Trouée d’Arenberg (n. 19), Mons-en-Pévèle (n. 11) e il Carrefour de l’Arbre (n. 4) rimangono gli unici settori con una valutazione a cinque stelle.

Gli astronomi si trovano di solito con gli occhi rivolti al cielo e con la testa tra le nuvole. Al contrario, coloro che esaminano i settori di pavé della Parigi-Roubaix alla ricerca di luoghi in cui le ruote dei ciclisti potrebbero rimanere bloccate nel fango, tendono a tenere lo sguardo fisso sul terreno. Il conto alla rovescia finale per la Regina delle Classiche vede una processione di squadre immergersi nell’atmosfera e fare le loro rcognizioni.

Quest’anno, gli organizzatori si sono limitati ad cambiare poco il percorso, soprattutto nei primi settori da affrontare: il settore Vertain (n. 26) viene riproposto nella sua versione lunga, così come il più facile settore Saulzoir (n. 24), nel quale gli studenti del Liceo Orticolo Raismes hanno affinato le loro conoscenze sull’arte della pavimentazione. Sono 94 in totale le stelle assegnate tra la partenza e il velodromo, una in meno rispetto alle 95 dello scorso autunno. Questo cambiamento è dovuto alla recente ristrutturazione del settore Hem (n. 2) che ha perso una stella.

Il percorso della Parigi-Roubaix Femmes avec Zwift è stato invece allungato di una decina di chilometri a seguito dell’aggiunta di un giro extra del circuito dopo la partenza a Denain. I tratti in pavé, però, rimangono invariati, con 29,2 km distribuiti su 17 settori. Il percorso femminile sarà uguale a quello maschile negli ultimi 85 km da percorrere, a partire dal settore da Hornaing a Wandignies, proprio quello che la britannica Lizzie Deignan ha utilizzato come trampolino di lancio per la sua vittoriosa cavalcata in solitaria lo scorso anno.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

ciclismo parigi roubaix – MALPENSA24