RSA di Lonate, secondo round di tamponi per un graduale ritorno alla normalità

LONATE POZZOLO – Migliora la situazione all’interno della RSA della Fondazione Accoglienza Anziani di Lonate Pozzolo. Dopo aver effettuato la campagna di tamponi sugli ospiti della struttura, che ha permesso di far emergere la presenza di 14 casi di positività, e dopo aver eseguito i tamponi anche sul personale sanitario e infermieristico, la dirigenza della Fondazione annuncia di aver «programmato per questa settimana la seconda esecuzione dei tamponi ai nostri anziani – spiega la presidente Enrica Rossi – si inizia da quelli che avevano avuto l’esito negativo. Speriamo di avere gli esiti entro la prima settimana di maggio, così da organizzare al meglio una ripresa graduale alla normale quotidianità».

Lento ritorno alla normalità

«Alcuni ospiti a turno già si alzano nelle stanze e la loro movimentazione è prevista con l’attività dei fisioterapisti per gli interventi di riabilitazione geriatrica, al fine di  favorire il recupero dei problemi articolari, motori e cognitivi dei pazienti – rivela la presidente della Fondazione – anche gli educatori riprendono le attività con i nostri anziani, al fine di accogliere e soddisfare i bisogni di socializzazione e di relazione, in particolare con i familiari, di recupero della memoria e della storia individuale e famigliare, di mantenimento e potenziamento della capacità ed abilità cognitive ed espressive. Pian piano, nei tempo giusti e per ciascun anziano, si riprende un’attività riabilitativa importante che prevede la collaborazione di tutte le figure sanitarie, socio sanitarie, specialistiche». Si cerca di tornare alla vita quotidiana di una struttura residenziale di cura, compatibilmente con le misure di sicurezza e con le esigenze di isolamento degli ospiti positivi.

Tamponi al personale

Ricordiamo che, nel pieno del dramma, nella RSA lonatese si sono verificati ben 33 decessi in due mesi, di cui 18 sospetti Covid e uno accertato con il tampone positivo. Ora i test per il Covid-19 sono proseguiti anche per i 72 operatori della struttura, a cui «spesso è richiesto il doppio/triplo tampone, a seconda degli esiti», come fa sapere la presidente Rossi. «Molti operatori stanno meglio e alcuni di loro sono rientrati in servizio. Tra loro il Coordinatore IP Infermieri Matteo Pericoli e speriamo presto rientrino il Coordinatore IP delle ASA Raffaella Bandera e il nostro Direttore Sanitario dottor Enrico Maccianti. Ciascuno di loro da casa ha seguito le fasi dell’emergenza ed ha aiutato per quanto possibile e di competenza. Grazie per essere stati, in questo modo, presenti e vicini». La presidente annuncia anche che sono stati interpellati due laboratori «che interverranno a processare i tamponi per anziani e operatori e al fine di migliorare i tempi degli esiti».

La ripartenza

Sta tornando una certa fiducia in una “Fase Due” anche in via Bosisio: «Mantenendo tutte le precauzioni e le tutele di prevenzione – rivela la presidente Enrica Rossi – l’obiettivo prossimo è di arrivare alla normalità della vita quotidiana, seppur cambiati e segnati da questa terribile emergenza.Riceviamo telefonate di aiuto da familiari e speriamo di ritornare presto ad accogliere i bisogni e le necessità del territorio con i nostri servizi». Sì, perché attorno alla Fondazione Accoglienza Anziani non è mai mancato il sostegno di tante persone, attività, istituzioni. Sono tanti i ringraziamenti che la presidente Enrica Rossi ci tiene a fare in questo momento in cui si vede la luce in fondo al tunnel: a partire dal cavalier Ernesto Pellegrini, titolare della ditta di ristorazione, che «ha offerto il servizio di preparazione e consegna pasti gratuito» agli anziani del centro diurno integrato e ad altri anziani di Lonate segnalati dai servizi sociali ai nostri anziani del CDI rimasti a casa. E poi l’infermiera Cristina Macchi di Tornavento, volontaria in RSA in questo periodo di difficoltà; il vicedirettore sanitario Elena Colabufo, «in questo periodo il punto di riferimento di tutti, operatori, anziani, familiari», sostenuta dai medici Del Signore e Gherbi.

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