Sacro Monte di Varese, parte la stagione turistica: il 18 marzo riaprono i musei

Visitatori nel giardino della Casa Museo Lodovico Pogliaghi

VARESERiparte la stagione turistica e culturale del Sacro Monte di Varese. Dopo la consueta chiusura invernale, da sabato 18 marzo riaprono ufficialmente tutti i musei del borgo: la Casa Museo Pogliaghi, il Museo Baroffio e la Cripta del santuario tornano a essere visitabili per raccontare secoli di storia, di arte e di devozione. Tre luoghi che custodiscono importanti opere e che richiamano sempre più turisti dal nord Italia e dalla vicina Svizzera, dando così ulteriore valore al Sacro Monte varesino iscritto tra i beni patrimonio Unesco fin dal 2003.

Stagione 2022 positiva

«La scorsa stagione è stata ricca di visite ed eventi: dopo il difficile periodo dell’emergenza pandemica, abbiamo finalmente riscontrato un ritorno ai grandi numeri di visitatori», spiegano le guide di Archeologistics, impresa sociale varesina impegnata nella valorizzazione dei beni culturali cui è stata affidata la gestione e la promozione del Sacro Monte. «Il borgo di Santa Maria del Monte, il viale delle Cappelle e i luoghi storici e di cultura sono tornati a essere popolati di pellegrini, famiglie, ma anche persone singole. E i Musei hanno sempre avuto grande fascino. Inoltre, da Milano, dal Piemonte, ma anche dall’estero, nei mesi di chiusura tanti gruppi hanno chiesto visite straordinarie». In questo periodo sono ripresi i percorsi guidati e le attività dedicate alle scuole. «Studenti e studentesse di ogni età stanno ricominciando a popolare il Viale delle Cappelle e i Musei, scegliendo il Sacro Monte come meta di una gita scolastica. La Casa Museo Pogliaghi è stata scelta anche da numerosi fotografi e brand per essere il set dei loro shooting: nel rispetto delle opere e del luogo, l’interesse mostrato verso questo luogo si sposa bene con la natura eclettica e originale di questo museo».

I tre musei

La Casa Museo Lodovico Pogliaghi è la residenza eclettica dell’artista milanese autore della porta del Duomo di Milano. Le sale racchiudono l’internazionale collezione di Lodovico Pogliaghi, appassionato esteta che nella sua vita collezionò reperti archeologici (più di ottocento reperti egizi, greci, etruschi e romani), tappeti, opere dall’estremo oriente, oreficerie e molto ancora. Accanto alla collezione sono ammirabili anche le opere dell’artista, tra le quali spicca il modello in gesso della porta del Duomo di Milano. Il Museo Baroffio invece è collocato a fianco del Santuario e custodisce all’interno la collezione Baroffio, con opere dall’epoca romanica fino al Settecento, la raccolta del Santuario e la collezione Macchi, con una sala dedicata ad artisti contemporanei, quali Matisse, Guttuso, Bodini, Carpi e Longaretti. Infine la Cripta del Santuario: l’antica chiesa del IX-X secolo costruita sulla montagna è il cuore di tutta la storia di Santa Maria del Monte. I restauri conclusi nel 2017 hanno riportato alla luce affreschi quattrocenteschi e resti che riportano ai primi secoli di vita di questo importante luogo di culto.

Mostra al Centro espositivo Macchi

Per quanto riguarda gli orari la Casa Museo Pogliaghi è aperta il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 13, la Cripta e il Museo Baroffio sono aperti negli stessi giorni dalle 14 alle 18. Sabato, domenica e festivi tutti e tre i musei sono aperti dalle 10 alle 18. Inoltre, da sabato 18 marzo a sabato 25 marzo, il Centro Espositivo Mons. Pasquale Macchi (presso la Prima Cappella) ospita la mostra fotografica di Marco Baroni “Valmorea. Il sogno di una ferrovia mai dimenticata”. La mostra è visitabile gratuitamente dalle 10 alle 16. Chiusa lunedì 20 marzo.