Varese, il centrodestra censura Coen: «Non è un presidente di garanzia»

I consiglieri del centrodestra con Coen Porisini nel riquadro a destra

VARESE – Mozione di censura per il presidente del consiglio Alberto Coen Porisini. Documento che verrà presentato nei prossimi giorni e sottoscritto da tutte le minoranze. E che verrà portato in discussione e in approvazione o (bocciatura) il prossimo consiglio con, sembrerebbe, scrutinio segreto. E se così fosse, qualcuno sussurra, il documento potrebbe incassare anche qualche voto tra le truppe della maggioranza. Ma per capire se davvero andrà così, occorrerà attendere la convocazione della prima assise civica. Per ora dobbiamo registrare che l’eco delle polemiche sulla querelle amministrazione – ordine degli architetti in merito alla commissione Paesaggio non si è ancora spenta. Anzi, continua a suscitare colpi di scena.

Un presidente di parte

Il presidente del consiglio, che «deve essere essere estraneo a qualsivoglia forma di mandato rappresentativo della maggioranza consiliare… ha ripetutamente rinunciato al proprio ruolo di essere al di sopra delle parti e degli schieramenti politici». Così sta scritto nel documento che ha già raccolto le firme di tutti i referenti dei gruppi di minoranza. E nella mozione si leggono anche i passaggi, più criticati, che hanno caratterizzato l’ultimo consiglio e i giorni successivi, quando sindaco, assessore e «anche il presidente del consiglio – dicono le opposizioni – hanno firmato documenti indirizzati all’ordine degli architetti. In particolare un’istanza di accesso agli atti e un atto di significazione urgente». Firma, quella del presidente del consiglio, «che – scrivono i consiglieri del centrodestra – denota la carenza di un’azione presidenziale super partes».

Il mancato recapito

Carenza che, scrivono sempre nel documento, era già emersa nella conduzione della discussione del punto relativo la commissione paesaggistica. Discussione che, oltre a non essere stata lineare, anzi piuttosto confusionaria, è stata preceduta dalla mancata comunicazione di una mail arrivata a palazzo Estense e diretta a tutti i consiglieri comunali. Mail, inviata da Consiglio di Disciplina dell’Ordine Architetti di Varese, e non recapitata ai destinatari.

E proprio da lì che è nata la richiesta delle minoranze di ritirare il punto relativo alla modifica del regolamento della commissione paesaggio.

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