Samarate al voto: nel centrodestra è uno scontro a quattro

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SAMARATE – Questione di giorni o poco più, per l’annuncio di quello che sarà il nome con cui il centrodestra correrà alle prossime elezioni comunali a Samarate. La riconferma della coalizione appare molto probabile, pur essendo tutt’altro che distesi i rapporti tra Forza Italia e Lega dopo il caso Garofalo: coesione e unità sarebbero comunque le parole chiave. La rosa dei candidati, stando anche ai rumors in città, si è ormai ristretta a quattro nomi su cui spiccano quelli dei due leghisti Enrico Puricelli e Maurizio Brambilla rispettivamente al 48 e al 35 per cento. Non è da considerare fuori dai giochi il volto civico di Nicoletta Alampi al 15 per cento, vera sorpresa dell’attuale amministrazione, che però ha perso quotazioni negli ultimi mesi, nonché Alessandra Cariglino, divenuta intanto sindaco. I pro e i contro di ognuno dei candidati.

Enrico Puricelli 48%

Pro: l’uomo fidato di Tarantino è tra gli ipotetici candidati più quotati secondo le indiscrezioni in città. Forte di ben 261 preferenze nell’ultima tornata elettorale, è conosciuto, presente e attivo a Samarate, si muoverebbe in un campo che è già suo. Simpaticamente noto anche per un’immagine non propriamente istituzionale: si rivedrà in giacca e cravatta, da sindaco?
Contro: Ciò che la Lega cerca è un candidato con militanza ed esperienza. Un punto debole di Puricelli è una “macchia” che risale agli inizi della sua carriera politica quando, nel 2005, sostenne da indipendente, la giunta di sinistra guidata da Vittorio Solanti. In quei cinque anni fu presidente della Commissione bilancio.

Maurizio Brambilla 35%

Pro: chi scalza la concorrenza e si pone come diretto avversario di Puricelli è il capolista della Lega alle ultime elezioni. Politico silente, abituato a lavorare dietro le quinte,  ha dalla sua affidabilità e lunga militanza tra le file del Carroccio. Se c’è uno che conosce la macchina amministrativa, quello è proprio lui che più volte ha ricoperto il ruolo di assessore.
Contro: le 31 preferenze personali conquistate quattro anni fa dimostrano che, rispetto all’attuale assessore ai Lavori pubblici, gode di minore popolarità. Se questo sarà il parametro di scelta, tra i due non c’è partita.

Nicoletta Alampi 15%

Pro: una sorpresa in quest’amministrazione, divenuta consigliere delegata al Sociale e poi da Tarantino promossa in giunta come assessore a marzo 2018. Si è guadagnata a Samarate spazio e visibilità crescenti: se si volesse puntare su un nome femminile, sarebbe lei la candidata ideale.
Contro: È la lunga militanza in Lega in questo momento uno dei fattori che appaiono determinanti nella scelta del candidato. E a lei manca, essendo partita come semplice consigliere della lista civica Progetto Comune. Proprio per questo motivo le sue quotazioni, molto più alte soltanto fino a qualche mese fa, negli ultimi periodi si sono decisamente assottigliate.

Alessandra Cariglino 2%

Pro: non può non essere uno dei candidati il nome dell’attuale sindaco della città. Forte dei sette mesi alla guida di Samarate in cui non pochi risultati sono stati raggiunti, quello della Cariglino sarà di certo il nome proposto da Forza Italia.
Contro: il più grande scoglio che divide Cariglino dalla riconferma è la sua appartenenza politica. Per le Amministrative 2019 appare scontato che sia la Lega a dover esprimere un candidato all’interno della coalizione. A ciò si aggiunge che Cariglino si è scontrata con non poche difficoltà già nei primi mesi in fascia tricolore. L’attuale sindaco è rimasta sola in consiglio dopo le recenti dimissioni di Montani (che viene invece visto alle riunioni della sinistra) da consigliere e il passaggio di Maurizio Garofalo al Gruppo misto. Ha ammesso l’interesse a voler continuare a lavorare per Samarate, pur riconoscendo tutte le difficoltà di un ruolo inaspettato che si è trovata a dover gestire.

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