Variante di Samarate, cresce il fronte del “No”. Ecco il comitato contro la bretella

SAMARATE – Un comitato schierato contro la bretella di Samarate, di fatto, è già pronto. Almeno nelle intenzioni, confermate da tutte le persone che ieri – 27 ottobre – hanno riempito la sala della cooperativa in piazza Italia. L’incontro, promosso da Alfonso Pellizzaro (presidente dell’associazione Amici della biblioteca), è stata l’occasione per analizzare il piano della variante alla Ss341 e al conseguente collegamento che unirà le vie Milano e Ollearo: la contropartita per aver espresso parere favorevole al Masterplan di Malpensa. Ma soprattutto per sentire l’opinione pubblica e capire l’aria che tira. E non è buona: quel “No” al progetto già annunciato, ormai è superato. Ora si passa ai fatti, per step.

Cresce il fronte pro ambiente

Il protocollo d’intesa firmato in Regione Lombardia lo scorso 6 giugno, risultato del lavoro del Cuv con i vari enti coinvolti, è un traguardo storico. Ma è solo un punto di partenza. I nove sindaci dell’intorno aeroportuale, infatti, hanno già alzato il pressing a Palazzo Lombardia perché gli impegni presi vengano rispettati, tra cui le opere legate alla viabilità. Dal fronte opposto, però, questa pressione è percepita sempre più come una minaccia. Ecco perché il gruppo pro ambiente – declinato in varie associazioni che fin dall’inizio si oppongono all’ampliamento di Malpensa – vuole crescere. I cittadini (in questo caso, i samaratesi) si uniscono alla battaglia. E anche se, probabilmente, sono mossi da motivi differenti rispetto agli alleati di altre realtà, hanno comunque lo stesso obiettivo: difendere i boschi. Tradotto: nasce un comitato.

Le voci del comitato

Quale sarà il nome del comitato non è emerso. Anche perché è ancora un progetto allo stato embrionale. Ma le intenzioni non lasciano dubbi, tanto che si parla già di una prossima riunione con le persone che nel frattempo avranno aderito. Ma lo confermano i commenti emersi durante l’incontro di ieri. A dare il la, Pellizzaro: «Questo polmone da 550 ettari a Samarate è indispensabile per la salute. Noi siamo col Parco del Ticino. Abbiamo chiesto un incontro ufficiale al sindaco (Enrico Puricelli, ndr) e alle istituzioni, ma nessuno ci vuole incontrare. Noi andiamo avanti». Le eco dei consensi in sala a tratti sono state interrotte dagli interventi. C’è chi dice: «Transiteranno molti mezzi pesanti su queste strade, ci sarà più inquinamento acustico e ambientale». E ancora: «Il territorio ha già pagato un prezzo troppo alto, tra inquinamento e traffico». Solo per citarne alcuni. Tutti d’accordo che «è necessario fare informazione prima di costituire il comitato e raccogliere adesioni: scendere in piazza, fare gazebi e diffondere il messaggio sui social perché in tanti non conosco o non hanno consapevolezza». In linea al «più siamo, più saremo, più potremo farci sentire». C’è anche ci prova ad approfondire: «Non deve essere un comitato che dice “no” a priori, non servirebbe a niente. Piuttosto bisogna lavorare sulle opere di compensazione, oppure proporre una variante al tracciato».

«Samarate si svegli»

Insomma, tutti spunti che potranno essere sviluppati una volta costituito questo nucleo anti-bretella. Nel frattempo Pellizzaro si è fatto carico di raccogliere dati e documenti. «Spero che si riesca a far nascere il comitato, Samarate deve svegliarsi da questo sonno quasi eterno. Noi, come Amici della biblioteca, continueremo a tenere vivo l’obiettivo, pronti a collaborare. Ora si parta con la raccolta firme, potremo essere di supporto al Parco. Ognuno faccia la sua parte».

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