Samarate, l’unico vero confronto tra candidati è in “Bacheca”

SAMARATE – Quest’anno come nel 2019: il confronto, quello vero, fra cinque candidati sindaci che si contendono la poltrona più importante di Samarate lo organizza la Bacheca Civica. La pagina social più seguita dalla comunità, di fatto una vera e propria piazza virtuale, è stata infatti a riuscire a mettere attorno allo stesso tavolo i protagonisti delle Amministrative 2024. L’appuntamento è per lunedì 3 giugno alle 20.30 ai giardinetti di Verghera. Sarà una serata dedicata alle idee e ai progetti. Più nel dettaglio, alle strategie delle persone che si stanno contendo la fascia tricolore. E come pensano di voler effettivamente migliorare il posto in cui vivono.

Candidati sul ring

Anche questa volta, si sa, cinque i possibili sindaci che saliranno sul ring. A partire dall’uscente Enrico Puricelli, il leghista che ha riunito i partiti del centrodestra (Fratelli d’Italia, Forza Italia e, appunto, Lega) per puntare al bis. Lo sfidano: Alessandro Ferrazzi, che ha raccolto le anime del centrosinistra (Pd, Samarate Città Viva e gli under 30 di Giovamenti); Luca Macchi con Samarate al Centro; il solitario Alessio Sozzi, che corre con il Movimento Cinque Stelle; Alessandro Cenci e la sua lista Samarate Insieme.
La serata sarà mediata dal giornalista di Malpensa24, Gabriele Ceresa, e dalla giornalista de Il Bustese, Marilena Lualdi.

Il confronto

Il 17 maggio scorso il comitato per la Salvaguardia dei boschi di Samarate ha organizzato un primo confronto, monotematico e incentrato soltanto sul progetto della Variante alla Ss341. Un dibattito di fatto “zoppo“, visto che il sindaco uscente non ha nemmeno preso parte. Ora l’occasione per lanciare «l’unico vero dibattito, dove sono presenti tutti». Lo dice Eliseo Sanfelice, amministratore della Bacheca civica di Samarate e promotore della serata. Che presenta le regole del match: «Quest’anno i candidati discuteranno di temi che vengono quotidianamente affrontati sulla Bacheca». Come il degrado nei boschi, la manutenzione («Come contrastare questi fenomeni») e la sicurezza. Ma anche il sociale, oltre ai lavori pubblici e ai finanziamenti del Pnrr. Fino a Malpensa e alle opere legate («Tra cui anche – ma non solo – la Variante alla Ss341»)

Come funziona?

Ogni candidato sindaco avrà la possibilità di portare una candidata al consiglio comunale – «donna, visto che sono tutti maschi quelli che corrono per diventare primo cittadino» – che fa parte della sua lista. Saranno quindi poste quattro domande: due risposte saranno a carico del candidato alla fascia tricolore, le altre due invece spetteranno alla consigliera che lo accompagna. Decideranno i diretti interessati come suddividersi gli argomenti da trattare.

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