Samarate, l’altalena della discordia accende la campagna elettorale

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SAMARATE – Era, o meglio sarà (dato che fisicamente non c’è ancora), una semplice altalena. E invece si è trasformata nel pretesto per accendere la campagna elettorale di Samarate, tra le forze del centrodestra cittadino, fra chi rivendica meriti per azioni portate a termine e chi richiama al rispetto per le istituzioni e l’amministrazione in carica fino al voto del 26 maggio.

Forza Italia: «Nessun rispetto delle istituzioni»

Oggi 10 aprile, il gruppo di Uniti per Samarate – che, si ricorda, nasce dall’unione di Progetto Comune e Alleanza per Samarate – ha presentato nel Parco dei Giusti di via Ferrini a San Macario lo spazio dove verrà posizionata una speciale altalena che permetterà anche ai bambini su carrozzina di giocare. Un progetto che viene da lontano perché parte quattro anni fa grazie all’impegno di Piera Primerano e Vincenzina Puricelli fra gli altri: «Abbiamo avuto l’idea perché nessun parco di Samarate era davvero inclusivo, non prevedendo giochi per disabili. Pian piano abbiamo completato l’iter». A fine mese presumibilmente l’altalena sarà pronta e posizionata nel parco, come spiega Giorgio Giuriola.
A distanza di quattro anni gli schieramenti sono cambiati, qualcuno – la stessa Primerano, oggi Lega, ma in Progetto Comune nel 2015  – ha preso strade diverse, altri sono confluiti nella nuova coalizione che sostiene Enrico Puricelli. Ed è proprio l’aver chiamato in causa Puricelli che ha dato il via allo scontro (virtuale) tra Uniti per Samarate e Forza Italia. Il partito che sostiene Alessandra Cariglino definisce in una nota l’invito all’assessore Puricelli, nonché candidato sindaco, «imbarazzante per il non rispetto che si porta alle istituzioni. Imbarazzante che non si scriva “consegna all’amministrazione comunale”, è imbarazzante che un evento di questo tipo non lo si concordi con l’amministrazione, è gravissimo che non si inviti il sindaco facente funzione. Questo è rinnegare le istituzioni».

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«Nessun grazie dal vicesindaco»

Inevitabilmente, la consegna del progetto a Puricelli – oggi assente  – diventa l’occasione per replicare. A spiegare è Vito Monti: «Oggi siamo qui a chiudere un ciclo, prima delle elezioni. Il progetto, iniziato anni fa, è stato protocollato con una richiesta di adesione al sindaco facente funzioni: nessuna risposta, nessun grazie. Eppure, in Comune ci si vede spesso». Per questo l’invito è stato poi rivolto a Puricelli: «Non solo è l’assessore ai Lavori Pubblici in carica, ma è stato anche l’unico a venire a fare un sopralluogo». Insomma, secondo Uniti per Samarate l’attacco «è strumentale, perché vogliono togliere meriti a noi che stiamo donando qualcosa alla cittadinanza». E il riferimento, tacito ma evidente, va a Luca Macchi, coordinatore di Forza Italia a Samarate: «Chi oggi ci attacca è proprio chi ha causato la divisione in un gruppo, mentre noi abbiamo puntato all’unità: più che attaccare gli altri mi farei un esame di coscienza».
«Noi parliamo con i fatti conclude Monti – proprio per questo siamo pronti a presentare la nostra lista. E, nell’occasione, riassumeremo, dati e numeri alla mano, i risultati che abbiamo raggiunto». Uniti per Samarate dovrebbe presentarsi con tutti i candidati entro la fine di questa settimana.

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