San Giorgio sempre più protetta dalle “bombe d’acqua” con 3 nuovi progetti

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SAN GIORGIO SU LEGNANO – Territorio comunale sempre più protetto dalle “bombe d’acqua” e dagli eventi atmosferici estremi a San Giorgio su Legnano. Nella riunione di giunta dello scorso 23 dicembre sono stati approvati tre importanti progetti per implementare ulteriormente la raccolta e il deflusso delle acque meteoriche, dopo che negli scorsi anni l’intervento più importante è stato il rifacimento della vasca volano (nella foto).

Le tre aree interessate sono piazzale della Costituzione (piazza mercato), via Campaccio (tutta l’area di fronte al centro sportivo e al Palabertelli) e largo Falcone e Borsellino. Tutti i progetti sono stati realizzati da Cap Holding e rientrano nei finanziamenti del Pnrr per la salvaguardia del territorio.

Misure ad hoc per drenare le piogge

In particolare, per l’area Falcone e Borsellino il progetto prevede il rifacimento della pavimentazione con materiale drenante e la realizzazione di aree denominate “rain garden” (giardini della pioggia) dove vengono raccolte le acque che, attraverso un sistema a strati di vari materiali, defluiscono completamente nel terreno entro poche ore anziché nel sistema fognario.

«Il volto di quell’area cambierà – spiega il vicesindaco Walter Cecchin, assessore a urbanistica e opere pubbliche – in quanto oltre alle aree di raccolta acque verranno piantumate piante sulla parte centrale del parcheggio e predisposte delle aree verdi. Direi una rivoluzione per quanto riguarda la gestione dell’acqua meteorica».

Come diventerà largo Falcone e Borsellino

Fra le strategie di progettazione adottate: ridurre la superficie impermeabile che contribuisce al reticolo fognario mediante rimodulazione delle aree destinate alla viabilità e ai parcheggi per ottimizzarne estensione e funzionalità in ragione dei flussi, attuali e previsti, di persone e mezzi; sostituzione della copertura in asfalto con pavimentazioni ad alta capacità drenante realizzate su fondo permeabile o con aree verdi progettate per la gestione delle acque di deflusso; smaltire le acque di deflusso per infiltrazione naturale, nel rispetto del ciclo naturale delle acque mediante adozione di soluzioni di drenaggio urbano sostenibile; inserire specie floristiche in grado di contribuire alla creazione di una nicchia ecologica urbana autoctona.

Le opere scelte hanno un costo di realizzazione inferiore anche di dieci volte rispetto a soluzioni tipicamente ingegneristiche (come le vasche) e un costo di manutenzione più contenuto e correlato alla normale gestione del verde pubblico in ambito comunale. Inoltre gli eventuali inquinanti recepiti devono attraversare uno strato di suolo di spessore maggiore rispetto a soluzioni interrate, con una maggiore tutela della falda freatica e un più facile ed economico intervento di bonifica in caso di sversamenti accidentali. Infine, le acque laminate nei ribassamenti hanno tempo di infiltrarsi anche negli strati medio-profondi del suolo, aumentandone il volume idrico immagazzinato e potenzialmente disponibile per il verde pubblico.

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