Stranieri diplomati alla scuola di italiano: Sant’Anna in festa nel segno dell’integrazione

BUSTO ARSIZIO – «Vi considero bustocchi, non bustesi». Queste le parole del sindaco di Busto Emanuele Antonelli ieri, venerdì 14 luglio, alla consegna dei diplomi della scuola di italiano per persone di origine straniera.

La cerimonia

La cerimonia ha aperto i festeggiamenti per la Festa Patronale di Sant’Anna che continueranno, tra tornei di calcio, incontri culturali e appuntamenti gastronomici sino al 24 luglio. Anima della festa Don David Maria Riboldi, cappellano del carcere di Busto Arsizio, che a Sant’Anna sta facendo un lavoro straordinario tra dopo scuola, incontri comunitari, appuntamenti dedicati ai giovani e non solo. La scuola di italiano per stranieri, con la cerimonia di ieri, è un esempio di quanto si stia lavorando sull’integrazione nel quartiere.

La festa di Sant’Anna

Ieri a Sant’Anna l’amministrazione bustocca era presente in massa, con Cinzia Cerana, assessore alla pubblica amministrazione – che ha ricordato lo spaesamento da giovane studente di lingue all’estero – e Maurizio Artusa, assessore a economia e sport. La performer Beatrice Rossetti ha regalato emozioni da brivido, mescendo mondi diversi nella magia della danza.

L’italiano a 360 gradi

«Il grazie più grande al dottor Longheu, dirigente del CPIA e ai docenti del corso di italiano, con cui si è celebrata la chiusura di un anno intenso di formazione – scrive don David – non solo all’italiano come lingua, ma anche all’italiano come mondo, fatto di usi e costumi, non sempre scritte, del vivere civile. Così si è espresso il dirigente, che ringrazio personalmente, per aver da subito aderito all’iniziativa. La cena etnica ha visto protagonisti i nostri corsisti, che ci hanno fatto girare per il mondo, stando attorno a un tavolo. Gli amici di Oblò Teatro ci hanno regalato un inedito ‘Pub con delitto’ a grande partecipazione». Insomma, citando il Don: Buona la prima. E la festa continua.

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