SESTO CALENDE – Nuovo asilo nido a Sesto Calende: aggiudicati i lavori. Secondo il cronoprogramma «per novembre si potrà cominciare coi lavori», rende noto il vicesindaco Edoardo Favaron (delegato ai Lavori Pubblici). Operazioni che dovranno essere terminate «entro il 31 dicembre 2025». Un’opera da 2 milioni 692mila euro, intercettati in ambito Pnrr con l’obiettivo di demolire e ricostruire l’edificio. Dando un taglio «più moderno e in linea con tutte le innovazioni pensate per un risparmio energetico». E spuntano rendering e progetti che mostrano come sarà la nuova struttura.
La nuova struttura
L’asilo, si legge nella relazione tecnica, verrà realizzato su una superficie di circa 8.485 metri quadrati. Che si trova di fianco all’attuale edificio. Nel momento in cui sarà pronta la nuova struttura, i bimbi – che potranno passare da un massimo di 51 a un massimo di 60 – verranno trasferiti.
Nell’intervento è stato previsto anche un nuovo parcheggio lungo la strada provinciale 48, oltre alla sistemazione delle parti a verde della scuola. Lungo la strada verrà completato il filare di frassini di via Locatelli, con nuove piantumazioni. Inoltre verrà realizzata una piccola piazzetta che servirà da ingresso al nuovo asilo.
Gli obiettivi
Diversi gli obiettivi previsti, con la creazione di «ambienti didattici innovativi», recita il documento. Ma anche la «sostenibilità ambientale, energetica ed economica». Oppure la «rapidità di costruzione, la riciclabilità dei componenti e dei materiali di base, le alte prestazioni energetiche e l’utilizzo di fonti rinnovabili». Inclusi anche «spazi verdi fruibili in relazione con l’ambiente naturale», con l’idea di rendere la scuola «un luogo di riferimento per la comunità».
E ancora, fra le priorità c’è la «permeabilità, la flessibilità, l’attrattività degli spazi, la concezione dell’edificio come strumento educativo finalizzato allo sviluppo delle competenze sia tecniche che sensoriali». Ecco perché non mancheranno «spazi per la collaborazione professionale e il lavoro individuale dei docenti».