Saronno, primo atto della Fondazione per l’ospedale: donato microscopio operativo

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SARONNO – La Fondazione Saronno in salute ha donato al reparto di otorinolaringoiatria del presidio ospedaliero di Saronno un microscopio operativo (nella foto). La donazione sancisce l’inizio della collaborazione pluriennale instaurata tra la Fondazione e l’Asst Valle Olona, avallata da Regione Lombardia.

Strumento di ultima generazione

Il microscopio installato nel reparto è uno strumento altamente tecnologico e di notevole valore, non solo economico ma anche e soprattutto in ambito sanitario: è quanto di più all’avanguardia un reparto di otorinolaringoiatria possa desiderare. Dispone di caratteristiche tecniche eccellenti, ha potenzialità e chiarezza visiva perfette, è caratterizzato da uno sbraccio di 2 metri che lo rende estremamente pratico per operatore, anestesista e assistenti e andrà a sostituire lo strumento attuale, ormai usurato.​

L’introduzione di questo microscopio operativo di ultima generazione si inserisce nel piano di rinnovo dell’ospedale e consentirà di sviluppare nuovi progetti e nuove attività sanitarie che, ad oggi, il reparto di otorinolaringoiatria non aveva ancora potuto erogare. Non solo: permetterà di trattare endoscopicamente patologie sia benigne che maligne della laringe e dell’orecchio. 

Albertin: «Ora possibili servizi di alta qualità»

«L’acquisizione di una strumentazione di tale tecnologia e innovazione – rimarca il direttore dell’unità operativa di otorinolaringoiatria del nosocomio saronnese, Andrea Albertingarantirà l’erogazione di prestazioni di altissimo livello, dando la possibilità ai cittadini di usufruire di un servizio di qualità sempre maggiore. Ringrazio di cuore i donatori della Saronno in salute per questo omaggio e spero che la collaborazione possa continuare anche nel futuro, così da rendere l’ospedale di Saronno sempre più attrattivo e ricco di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia, indispensabili per il trattamento di alcune patologie specifiche».

Per Alba Sciascera, responsabile dell’Uoc di medicina, «la Fondazione Saronno in salute ha dimostrato, già nel passato, di avere a cuore il futuro del nostro ospedale e degli utenti. Con la donazione di 40 televisori, installati nel reparto di medicina, ha aiutato i pazienti, per lo più anziani fragili, a combattere in qualche modo l’inevitabile sensazione di solitudine che si prova trovandosi lontani da casa. Per noi questa donazione ha avuto un valore aggiunto di notevole importanza. Ricordo anche che, durante il periodo pandemico, Gianfranco Librandi, fondatore di Saronno in salute (che ancora non esisteva) omaggiò in prima persona il nostro ospedale di una decina di flussimetri Cpap, di cui all’epoca eravamo sguarniti per l’enorme afflusso di pazienti con insufficienza respiratoria. Ciò fu per noi una vera e propria boccata di ossigeno».

Da parte sua Roberta Tagliasacchi, direttore medico del presidio ospedaliero di Saronno, tiene a osservare come «questo è l’inizio di un rapporto proficuo, che proseguirà negli anni e che, ovviamente, non esclude le altre associazioni che ruotano intorno all’ospedale, ma che va a completare il supporto indispensabile che l’azienda può ricevere dal terzo settore».

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