Gli screening oncologici a pieno regime in provincia di Varese dopo Covid e hacker

VARESEPrima la pandemia e poi l’attacco hacker dello scorso maggio hanno rallentato l’esecuzione delle attività degli screening oncologici in provincia di Varese. Ma entro fine mese anche gli ultimi appuntamenti del 2022 saranno recuperati. È Ats Insubria a fare il punto della situazione per i tre programmi attivi, relativi a tumore al seno, tumore al colon retto e tumore alla cervice uterina.

Dopo Covid e hacker appuntamenti recuperati

«Il periodo pandemico è stato molto incidente sugli screening oncologici – spiega Annalisa Donadini, direttore Servizio di medicina preventiva nelle comunità di Ats Insubria nel 2020 c’erano altre priorità e c’era il lockdown – nel 2021 abbiamo ripreso e cercato di superare l’arretrato che si era creato». Il 2022 è stato invece segnato dall’attacco informatico alla rete di Ats Insubria occorso il 5 maggio, che ha compromesso severamente il gestionale screening e l’interfaccia con gli erogatori. Le attività di erogazione hanno subito una sospensione temporanea tra giugno e metà settembre (agosto già di prassi non operativo), con eccezione dello screening mammografico, che è proseguito con modalità attivate ad hoc anche nel periodo estivo, seppur in modo numericamente contenuto, per ridurre al minimo l’impatto sulla tempistica di chiamata nel rispetto dei round previsti. Al ripristino del gestionale l’attività erogativa è ripresa a pieno ritmo da settembre 2022 sull’intero territorio con raggiungimento degli obiettivi di estensione degli inviti previsti per il 2022 entro il 31/12 scorso per screening cervice uterina e screening colon retto ed entro il corrente mese di febbraio 2023 per screening mammografico. «Ora possiamo dire di essere in una situazione positiva – aggiunge Donadini – possiamo essere allineati con i nostri obiettivi e proseguire con forza per offrire sempre più capillarmente questi screening».

Tre programmi attivi

I programmi di screening attivi sul territorio di Ats Insubria (qui le informazioni dettagliate) sono tre: innanzitutto lo screening per la prevenzione del tumore al seno, tramite una mammografia da ripetersi ogni due anni. Si rivolge a tutte le donne tra i 50 e i 74 anni. Quindi il programma per la prevenzione del tumore al colon retto, con cui si offre il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci. Va ripetuto ogni due anni, sempre tra i 50 e i 74 anni, ed è rivolto a entrambi i sessi. Ultimo programma di screening, attivato nel 2022, è relativo al tumore della cervice uterina. È rappresentato dal pap test offerto alle donne giovani tra i 25 e i 29 anni e va ripetuto ogni tre anni. Alle donne più mature, tra i 30 e i 64 anni, viene invece offerto direttamente un test sempre eseguito su prelievo cervicale, che è l’Hpv Dna test, ovvero la ricerca del dna dei virus del papilloma virus che è la causa determinante del tumore della cervice uterina.

L’importanza di prevenire

Gli screening hanno un ruolo fondamentale per la prevenzione dei tumori maligni che sempre più incidono sulla popolazione. Le persone in questo modo possono entrare in un percorso preventivo (e poi eventualmente diagnostico e di approfondimento e curativo) che le accompagnerà per tutto il periodo della vita in cui si è più a rischio per quel determinato tumore. Ai cittadini Ats ribadisce l’invito ad aderire ai test, che sono tutti gratuiti. «È importante non aver paura – dice la dottoressa Donadini – è molto più sicuro aderire allo screening che ignorare il rischio che è reale, purtroppo, di sviluppare nella propria vita un tumore maligno. Solo aderendo in modo corretto a questi programmi preventivi si può intercettare in modo molto precoce eventuali lesioni pretumorali o tumorali e poter intervenire nel caso con cure meno invasive raggiungendo l’obiettivo della guarigione».