Legnano, scuole a teatro contro la violenza sulle donne

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LEGNANO – Si leva alto, a Legnano, il grido di “basta alla violenza sulle donne”. E quest’anno lo si fa brandendo l’arma della cultura. In occasione della giornata del 25 novembre infatti è stato allestito un variegato e ricco programma che vada oltre la semplice ricorrenza e che possa coinvolgere tutta la cittadinanza per riflettere da più punti di vista sui temi di violenza e femminicidio. Perché il problema è innanzitutto e soprattutto culturale.

Tutta la città coinvolta

Vuole farsi vedere e attirare l’attenzione la giornata contro la violenza sulle donne a Legnano. A partire dal 19 novembre fino al 1 dicembre, nella biblioteca civica e nelle vetrine delle librerie saranno realizzati allestimenti tematici. All’esterno di Palazzo Malinverni sarà collocato invece uno stendardo con lo slogan “Basta violenza sulle donne” e i ritratti di Patria, Maria e Antonia Mirabal, le sorelle dominicane che si opposero alla dittatura di Rafael Trujillo e che per questo furono barbaramente uccise, il 25 novembre 1960.
Gli appuntamenti prenderanno poi il via il 16 novembre con lo spettacolo “Ferita a morte”, in scena al centro sociale Pertini. Si prosegue il 21 novembre con “Tenere parole e tenere note” allo spazio incontro Canazza: la delicatezza e la forza della musica e della poesia in contrapposizione a brutalità e violenza.

Contributi delle scuole

Appositamente per la giornata del 25 novembre è stato pensato un evento per coinvolgere le scuole. Al teatro Città di Legnano – Talisio Tirinnanzi andrà in scena lo spettacolo delle scuole cittadine “Emozioni, riflessioni, storie di vita”: coreografie, letture e drammatizzazioni pensate dagli studenti. Parteciperanno l’Isis Bernocchi con il video “Le donne che siAMO – Conversazioni sull’amore e le sue ombre”: riflessioni di adolescenti e giovani donne sulle relazioni affettive, sul bisogno di sentirsi rispettate, sull’importanza di cogliere i segnali di una relazione malsana. Performance di musica, danza e immagini per gli studenti dell’Istituto Dell’Acqua e dello Ial. Questi ultimi, coerentemente con la particolarità del loro percorso formativo, produrranno anche i “biscottini del Rispetto e della Speranza”. Dedicato alle donne vittime di mafia lo spettacolo “Una, nessuna… tutti noi”, dell’Istituto Galilei, mentre l’Istituto Mendel si concentrerà su situazioni quotidiane nelle quali si annidano, quasi impercettibili, violenze sottili.
Un programma articolato che parla di violenza da più prospettive, volutamente, come commenta Ilaria Ceroni, assessore alle Pari opportunità: «Trovo importante, in particolare, il rinnovo della collaborazione con le scuole superiori. Lo spettacolo del 25 novembre, infatti, è qualcosa che va oltre la semplice ricorrenza. È il compimento di un percorso che le ragazze e i ragazzi svolgono con i loro professori, il risultato finale di un’azione educativa. È solo con iniziative simili, non estemporanee ma protratte nel tempo, che possiamo sperare di cambiare in meglio una cultura ancora segnata dalla violenza di genere».

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