Mercato di Sesto, referendum verso il flop. Disinteresse o fiducia nella giunta?

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SESTO CALENDE Mancano tre giorni alla chiusura delle urne per stabilire dove collocare in via definitiva il mercato di Sesto Calende. L’ultima stima è di ieri, 17 ottobre, che vede un’affluenza del 12,17%. C’é aria di flop sulla tanto attesa consultazione pubblica. Se il trend non dovesse cambiare, magari con un’impennata dell’ultimo momento, è evidente che il quorum fissato al 30% non verrà raggiunto. La domanda vien da sé: perché? Disaffezione alla politica locale – e quindi alla possibilità di far valere una posizione su un tema che sembra interessare tutti – o cieca fiducia nelle scelte dell’amministrazione?

I numeri

Finora sono i numeri a parlare. Lo scorso 10 ottobre sono state aperte le urne per stabilire se lasciare le bancarelle del mercoledì in via Lombardia o se riportarle in centro. Sono 159 i votanti – tra uomini e donne – che hanno esercitato il proprio diritto il primo giorno. A seguire, in ordine fino a oggi: 209, 156, 162, 94, 187 e 112. Per un totale di 1079 schede. Numeri estremamente ridotti, a fronte degli 8865 che possono esprimere la propria opinione. Ricordando, oltretutto, che anche i sedicenni possono partecipare alla consultazione. Insomma, i dati non lasciano ben sperare, visto che la scadenza è prevista per giovedì 20.

Disaffezione o fiducia nella giunta?

marco colombo

Il dubbio, quindi, è se questo trend sia la conseguenza di una disaffezione alla vita civile. Ma c’è chi esclude fin da subito questa possibilità: «Non credo proprio», dice il capogruppo di maggioranza Marco Colombo (Lega). «I sestesi sono attenti e intelligenti, lo abbiamo visto anche in passato: quando è stata fatta la petizione sulla moschea, sono state raccolte circa 5mila firme in pochi giorni. Vuol dire che i cittadini hanno a cuore la possibilità di esprimere le proprie opinioni quando sono interessate». Quindi significa che la città si sta affidando alle scelte della giunta? «Non vedo altre spiegazioni», prosegue. «Il Comune sta offrendo uno strumento democratico come non si vede in nessun altro Comune, tanto da essere anche un modello per gli altri. Interpreto questa bassa affluenza come totale fiducia nelle scelte dell’amministrazione».

«La soluzione migliore»

Ricapitolando: se non ci sarà un cambio di passo, non si raggiungerà il quorum. Quindi che succederà? Sarà la giunta a prendere una posizione. Ma sembra che ancora non ci sia nulla di deciso, si dovrà aspettare l’esito del referendum: «Faremo una serie di valutazioni – conclude Colombo – che porterà a individuare la soluzione migliore per i sestesi».

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