Sinfonia Uyba: Marco Fenoglio è il direttore d’orchestra

BUSTO ARSIZIO – Se Alessia Gennari canta al megafono, Jordyn Poulter imita Tom Petty, Rossella Olivotto si ispira a Battiato e Ana Escamilla arriva direttamente dalla Carmen di Bizet, la Unet e-work Busto Arsizio aveva bisogno di un direttore d’orchestra di livello. Il suo nome è Marco Fenoglio, fortemente voluto dal duumvirato Pirola-Barbaro – come da nostra anticipazione del 26 marzo – per raccogliere l’eredità di uno Stefano Lavarini che stava facendo benissimo ma che ha deciso di abbandonare lo stallo e la bacchetta varcando il Ticino. Fenoglio è un nome buono per la panchina bustocca, con un palmares importante.

La scheda

Marco Fenoglio è nato a Cuneo il 16 marzo 1970. Inizia la carriera di allenatore nel 2001 alla guida della Gabeca Montichiari in campo maschile e come collaboratore di Andrea Anastasi all nazionale italiana. Segue l’ex componente della generazione di fenomeni al Piemonte e diventa assistente nella nazionale tedesca. Nel 2005 il primo salto nella pallavolo femminile, a Bergamo dove vince subito lo scudetto e la Champions League nella stagione successiva. Dopo una stagione a Chieri torna ad allenare il maschile (Isernia, Perugia, Montichiari, Altotevere e Montichiari), nel 2014 va in Germania a Friedrichshafen, da secondo, e vince scudetto e coppa nazionale. Nel 2015 cambia ancora rotta e torna al femminile, a Novara, dove, al secondo anno vince lo scudetto. Passa poi a Modena e a Bergamo, dove allena la nuova farfalla Olivotto, e contemporaneamente allena la nazionale della Slovacchia.

Le parole di Fenoglio

“La trattativa con Barbaro è durata un paio di minuti. Arrivare a Busto è importante per un allenatore: ho sempre lavorato con società serie e la Uyba è una delle poche che mi mancavano. Porterò al PalaYamamay la mia idea di pallavolo: cercherò di far giocare una pallavolo molto fisica, veloce e sempre con quattro soluzioni in attacco. Per questo cerchiamo le giocatrici giuste e credo che la società si stia muovendo bene: anche l’arrivo di Mingardi è visto in questa ottica. Sono felice di ritrovare Olivotto: a Bergamo si è molto applicata ed cresciuta tantissimo, tanto da essere per me una prima scelta. Ci aspetta una stagione un po’ strana: spero che la Uyba riesca nel suo progetto di riportare il pubblico al palazzetto. Noi potremo perdere anche qualche gara, è la legge dello sport, ma vi garantisco che usciremo sempre a testa alta dal campo, certi di aver dato il massimo”.

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