Somma, don Mascetti: «La pandemia ci ha disorientato. Ma non rassegniamoci»

Somma don Basilio Mascetti

SOMMA LOMBARDO – «Non dobbiamo rassegnarci in maniera fatalistica, ma prendere coscienza e preoccuparci della nuova imprevedibile realtà che abbiamo di fronte, senza cedere alla logica del lamento sterile e inconcludente che non porta da nessuna parte». Reagire e superare gli ostacoli. Sono le parole di don Basilio Mascetti, prevosto di Somma Lombardo, durante il tradizionale messaggio lanciato ai fedeli, oggi 22 gennaio, in occasione della messa solenne per i festeggiamenti di Sant’Agnese, la patrona della città. Il Covid ha imposto ancora restrizioni (si è dovuto rinunciare anche quest’anno al fuoco della Passera). Ma l’appuntamento nella basilica è stata l’occasione per offrire un quadro della situazione odierna. Lo ha fatto servendosi di «alcuni spunti», che ha definito «squarci di luce». Toccando temi molto attuali, come il futuro dell’ospedale Bellini.

I tre atteggiamenti

La pandemia ha «disorientato tante persone, creando solitudine, ansia e paura, diffondendo sofferenza e morte» . E che ha portato anche a «svuotare le parrocchie di tanti fedeli». Da qui la domanda, più ampia: «Di che cosa abbiamo bisogno, noi discepoli di Cristo, in una situazione così inedita e complessa?». Tre gli «atteggiamenti» delineati dal prevosto. A partire da quello che «ci deve portare ad affinare lo sguardo sull’intera comunità pastorale. Siamo chiamati a vedere cosa Dio sta operando in mezzo a noi, a riconoscere il tanto bene che c’è, i vari carismi spirituali, la voglia di fare comunità, di costruire buone relazioni, di camminare verso una vita piena». Non meno importante è «allargare il nostro sguardo in una prospettiva sinodale. Insomma, «siamo chiamati ad amare questo nostro tempo, intercettando e riconoscendo i diversi cammini di fede delle persone e le situazioni di criticità: nelle famiglie, nell’educazione degli adolescenti, nella realtà del lavoro, nell’insorgere di nuove povertà, nella cura degli anziani e dei malati e anche nel servizio politico». Infine, il terzo punto focale, per «accogliere, incoraggiare e mostrare che l’incontro con il Signore dà luce, forza e gioia all’esistenza».

«Abbiamo bisogno d’amore»

Tra le varie citazioni di celebri personaggi e istituzioni – come Papa Francesco, Martin Luther King, monsignore Domenico Sorrentino, il cardinale Dionigi Tettamanzi o Antoine de Saint-Exupéry – ha concluso con un messaggio: «Andiamo incontro ai fratelli e alle sorelle della nostra città, per vincere il torpore e le banalità, comunicando l’amore di Dio. Di questo ha bisogno l’uomo oggi: di sentirsi amato e di avere qualcuno da amare. E Dio è l’amore eterno che da sempre ci ama e chiede a ciascuno di imitarlo, amando davvero questo nostro tempo».

Il nodo ospedale

Un riferimento ben preciso, parlando di servizio politico, è andato alla situazione che sta vivendo l’ospedale sommese: «Nonostante i tanti appelli (compreso quello di noi parroci del Decanato), prosegue il suo depotenziamento, togliendo così un indispensabile presidio ai tanti cittadini di Somma e del circondario». E ha aggiunto: «È un fatto che ci amareggia non poco, soprattutto pensando ai molti anziani del nostro territorio, che vedono in questo nosocomio un presidio “amico” perché vicino».

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