SOMMA LOMBARDO – Con la sentenza del consiglio di Stato si chiude la decennale questione giuridica con Euroimpianti Electronic. Il Comune di Somma Lombardo è stato condannato a pagare una cifra di 36.500 euro complessivi all’azienda che avrebbe dovuto riqualificare al posto di Consip tutto l’impianto d’illuminazione pubblica. Ma il motivo di risarcimento «non è determinato dal fatto che alla ditta sarebbe spettato il diritto di effettuare l’intervento», spiega il sindaco Stefano Bellaria a margine dell’ultimo consiglio comunale, dove è stato affrontato il tema del debito fuori bilancio che deriva dalla sentenza. «Ma perché ai tempi – nel 2015 – non venne fatta una comparazione, passaggio che doveva essere compiuto dall’amministrazione comunale di allora».
La vicenda
Un passo indietro. Non soddisfatta della vittoria al Tar – che le aveva riconosciuto una cifra di 8mila euro – Euroimpianti aveva deciso di trascinare l’amministrazione comunale davanti al Consiglio di Stato. L’azienda chiedeva il rimborso per le spese sostenute quando nel 2015 – all’epoca governava ancora il centrodestra – si aggiudicò provvisoriamente il project financing. Con l’avvento del centrosinistra, la nuova amministrazione decise di stralciare il project financing trovato in eredità per aderire alla piattaforma pubblica Consip, ritenuta molto più conveniente sotto il profilo economico.
La sentenza
Ora il Consiglio di Stato si è pronunciato, «riconoscendo al Comune che era legittimo stralciare il project financing, era più conveniente e ha permesso di risparmiare fino a quasi 2 milioni di euro», spiega Bellaria. «Ma ha condannato a pagare perché andava fatta una comparazione». Ovvero: se un servizio viene fornito da una piattaforma pubblica, c’è la possibilità di non acquistarlo presentando un project. «Ma va comparato, appunto, dimostrando che è un piano migliore o che è più economico», conclude Bellaria. «Era obbligatorio effettuare la comparazione prima di affidare il project. Ma non è stata fatta».