Bellaria: «La Spes non può riaprire la farmacia di Maddalena»

somma mossolani bellaria

SOMMA LOMBARDO – «Ci eravamo attivati per assegnare il dispensario farmaceutico a Spes, facendo tutte le verifiche del caso. Ma purtroppo non è possibile». Non una mancanza di volontà, tutt’altro. In passato, l’idea di ripristinare la farmacia di Maddalena, frazione di Somma Lombardo, era stata già calcolata dall’amministrazione del sindaco Stefano Bellaria, con l’ipotesi di impiegare parte del personale della società municipalizzata. Proprio come ha proposto di recente la consigliera di minoranza Mariangela Aguzzi Casagrande (Lega) con una mozione depositata nei giorni scorsi. Uno dei vari tentativi per rilanciare la piccola frazione. «Però non si può», mette in chiaro il primo cittadino. «Il dispensario è stato assegnato con un bando nazionale. E non tutte le farmacie possono essere pubbliche, c’è anche una quota privata. Come in questo caso». Diversa la sorte dell’altra mozione presentata dalla Lega, ovvero di ricollocare la “Capeleta” sulla rotonda che porta alla frazione sommese. «Valuteremo: ci siamo sempre interessati al recupero delle tradizioni».

Spes alla farmacia? «Non si può»

Per la consigliera leghista, riattivare la farmacia a Maddalena – dove oggi c’è l’ambulatorio, in via Martiri della Libertà – darebbe «un servizio ai cittadini residenti nel quartiere». Per due motivi. Da un lato «ridurrebbe il flusso di persone verso il centro o altri rioni», dall’altro aiuterebbe a bilanciare gli introiti crollati alla farmacia del Terminal 2 di Malpensa, che sta pesando sulle casse di Spes. Un’idea condivisa dalla maggioranza, ma irrealizzabile. «Qualche anno fa, non appena era terminato il servizio che aveva in gestione il dispensario, abbiamo fatto delle verifiche per capire se poteva attivarsi Spes», spiega ora Bellaria. «Ma è stato già assegnato tramite un bando nazionale a dei privati, perché non tutte le farmacie possono essere pubbliche». Infatti, «avevamo anche ipotizzato di usufruire del personale che si trova al punto in via Pastrengo, visto che è il più vicino. Purtroppo abbiamo dovuto rinunciare».

Più chance per la “Capeleta”

L’altra mozione presentata da Aguzzi Casagrande ha invece più chance di ottenere un voto favorevole in consiglio comunale. Si tratta di ripristinare “la Capeleta”, così come la conoscono i residenti più anziani di Maddalena. Ed è una piccola nicchia con all’interno una statua della Madonna, una volta collocata dove ora si trova la rotonda che porta al quartiere sommese, all’angolo tra le vie Briante e Processione. L’idea è di installare la nicchia al centro della rotatoria, con l’obiettivo che possa essere rinominata, appunto, «la rotonda della Capeleta». Una proposta ben accolta dalla maggioranza. Come spiega il sindaco: «Siamo sempre interessati a recuperare le tradizioni, come abbiamo fatto durante il primo mandato con l’aiuto delle associazioni». Il riferimento va alla ricollocazione del ponticello sul torrente Strona, in località santa Caterina, e al pozzo della Valgella, riposizionato proprio in piazza Pozzo. «Anche questa ipotesi potrebbe essere interessante, appena sarà possibile verificheremo insieme ai residenti durante le assemblee di quartiere».

Servizio farmacia e “Capeleta”: l’impegno della Lega per rilanciare Maddalena

somma maddalena farmacia bellaria – MALPENSA24