SOMMA LOMBARDO – L’ultima stima dei costi per la costruzione delle Nuove scuole Rodari, inserita nella modifica al Programma triennale dei lavori pubblici approvata giovedì sera 27 luglio in consiglio comunale, parla di un ulteriore aumento di 500mila euro. Per un totale di 8,5 milioni di euro, di cui 6,1 garantiti dal Pnrr e un massimo di 1,4 milioni in arrivo grazie al conto termico.
Maggioranza compatta
L’impennata dei prezzi non fa venire le vertigini alla maggioranza che in aula ha ritrovato unità sul progetto. Le critiche sui social di Somma al Centro non si sono tramutate infatti in dichiarazioni dissonanti sia in Commissione due settimane fa sia in Sala del Camino, dove i due rappresentanti della lista civica (Gerardo Locurcio e Maria Teresa Pandolfi) hanno acceso la luce verde. E siccome la politica non si fa su Facebook ma con azioni amministrative concrete, alla prova dell’aula si può dire che i malumori sono rientrati.
Chiamiamolo successo
Considerato che soltanto due Comuni in provincia di Varese (Somma e Gallarate) e 13 in Lombardia hanno ottenuto dal ministero dell’Istruzione il finanziamento “Futura – la scuola per l’Italia di domani“ per la realizzazione di nuove strutture innovative, sostenibili, sicure e inclusive, secondo Claudio Brovelli (Sinistra per Somma) il centrosinistra dovrebbe rivendicare il progetto delle Nuove Rodari con orgoglio. «Questo è un successo: non si può chiamare altrimenti», ha dichiarato in aula, prima di ricordare, come aveva già fatto il sindaco Stefano Bellaria nelle scorse settimane, che «Abbiamo portato a casa una somma ingente, molto superiore a quanto avremmo dovuto spendere per mettere a norma l’attuale struttura». E il fatto che lievitino i costi, lo ha definito naturale: «Ora che si sta mettendo a punto il progetto alcune cose che non si erano analizzate a fondo si comincino a individuare con precisione».
Opposizioni contro
Sul fronte delle opposizioni il voto è stato contrario. Secondo Manuela Scidurlo (Fratelli d’Italia) serviranno molto più di 500mila euro per far quadrare i conti, mentre Alberto Barcaro (Noi per Somma) ha fatto capire che, siccome «i soldi del Pnrr non li abbiamo vinti al Superenalotto e in qualche modo li dobbiamo restituire», forse andava presa in considerazione l’ipotesi di efficientare l’attuale primaria di Somma Bassa a un costo già stimato di 3,5 milioni di euro.
Luce rossa al Piano opere pubbliche anche da parte di Alberto Nervo (Somma Sì) e della Lega. Così la capogruppo Mariangela Aguzzi Casagrande: «Anche se parte degli interventi possiamo condividerli, la lenta realizzazione e la mancata realizzazione di alcune opere in passato ci costringono a votare no».