Somma, la variazione di bilancio spacca il fronte del centrodestra

SOMMA LOMBARDO – Il lavoro all’unisono realizzato da maggioranza e opposizione in Commissione per il pacchetto di  aiuti post-Covid non ha ottenuto l’approvazione unanime ieri sera, 19 giugno, in consiglio comunale. Un paradosso? Più che altro un esito che appariva scontato secondo quanto aveva già dichiarato il capogruppo della Lega, futuro candidato sindaco del centrodestra, Alberto Barcaro lo scorso 12 giugno («Questo non significa che il nostro voto sarà positivo perché la delibera di variazione è ampia e include tante cose. Decideremo nelle prossime ore come comportarci»). L’imprevedibile è stato invece il comportamento della sua coalizione che si è spaccata al momento del voto.

Un’occasione persa

Nella variazione di bilancio da 1,8 milioni di euro, infatti, non c’erano soltanto gli aiuti post-Covid, ma anche la ciclabile Lazzaretto-Santuario e il relamping di Palazzo Viani Visconti finanziati con i 500mila euro in arrivo da Regione Lombardia. Le due opere sono state pesantemente criticate dalle minoranze, rendendo così impossibile votare l’intera manovra. «Un’occasione persa», l’ha definita la capogruppo del Pd Alessandra Apolloni. Ma è stato il sindaco Stefano Bellaria a far traballare le certezze dell’opposizione, chiedendo un voto di astensione. Le sue parole hanno convinto Corrado Martinelli (Siamo Somma) e per un attimo hanno insinuato dubbi anche in Laura Besnate (Forza Italia) che ha chiesto 5 minuti di sospensione per confrontarsi con gli alleati. Terminato il consulto, gli azzurri si sono allineati a Lega e Fratelli d’Italia, bocciando la variazione di bilancio. Siamo Somma, anima civica del centrodestra, invece ha cambiato idea e si è astenuta.  «Nessun caso», ha subito tentato di ridimensionare l’accaduto Barcaro.  «Ciascuno è libero di esprimere il proprio pensiero senza ordini di scuderia».

In piazza contro il regolamento edilizio

In effetti l’opposizione si è ricompattata subito dopo quando ha votato contro il regolamento edilizio portato in adozione dall’assessore all’Urbanistica Francesco Calò. Il documento non tornerà in aula per il secondo passaggio, ovvero l’approvazione definitiva,  prima del voto di settembre, come ha annunciato Apolloni: «Se la giunta Bellaria ha amministrato per 5 anni perché arrivare ad approvare uno regolamento così importante a mandato scaduto? Innanzitutto stasera stiamo votando per l’adozione; come è già stato più volte precisato, in questo mandato, e tutti lo possiamo facilmente capire, non arriveremo all’approvazione, così com’è stato deciso anche per la variante al Pgt. Proprio per dar modo a tutti, tecnici e semplici cittadini, di poter aderire al processo partecipativo con tempi per le osservazioni che con l’emendamento di stasera abbiamo incrementato». Ma ciò non è servito a smorzare le polemiche. Fratelli d’Italia, tramite la capogruppo Manuela Scidurlo, ha annunciato che scenderà in piazza per una raccolta firme, sostenuta dagli alleati. La battaglia è appena iniziata. Il regolamento edilizio, e con esso la Variante al Pgt, è destinato a diventare uno dei temi più caldi dell’ormai imminente campagna elettorale d’agosto.

Somma, 500mila euro per la ciclabile Lazzaretto-Santuario e il led in municipio

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