Sondaggio elettorale a Varese: l’onda dei Fratelli fa tremare l’argine di Forza Italia

varese palazzo estense

VARESE – Ci sarebbero un paio di sondaggi che girano e agitano (per motivi diversi) il centrodestra varesino. Uno che dà la coalizione, con Roberto Maroni candidato, avanti di un’incollatura rispetto al centrosinistra. E l’altro che dà in grande ascesa Fratelli d’Italia e in forte caduta il partito dei berlusconiani. Numeri (in particolare questi ultimi) che, per quanto possono contare in questo momento, “gasano” i meloniani e muovono preoccupazioni tra gli azzurri, i quali avrebbero imboccato la strada della corsa in coalizione. E se così fosse, il rischio che l’onda dei Fratelli possa rompere l’argine dei forzisti è concreto.

E c’è anche una seconda notizia che probabilmente non cambia gli equilibri, ma potrebbe modificare la geografia dell’alleanza: ovvero la rinuncia di mettere in campo una propria lista da parte di Varese ideale. Indiscrezioni per ora. Che fanno capire come la situazione sia ancora molto fluida. Ma andiamo con ordine. Senza dimenticare che proprio in queste ore (mercoledì 2 giugno) è in programma un summit provinciale per dipanare il nodo liste del sindaco.

Radio politica

Radio politica ha da qualche settimana iniziato le sue trasmissione. E non potrebbe essere altrimenti visto che i tempi per la campagna elettorale sono ormai maturi. Seppur siano ancora parecchi i nodi da sciogliere.

Archiviate le ipotesi (o i sogni) di andare da soli con un’aggregazione di gruppi moderati, Forza Italia ora si trova con il problema di non farsi “cannibalizzare” dai rampanti e ruspanti Fratelli che i numeri di un sondaggio danno sopra il 12%. A chiudere la possibilità di una corsa solitaria è stato il direttivo del livello regionale, riunitisi proprio ieri. Durante il quale Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno sancito l’unità per tutti i Comuni al voto sopra i 15 mila abitanti.

“Ora però si apre un’altra partita – confida più di un azzurro – perché il nostro rischio è quello di portare acqua (e questo non è il problema) all’alleanza per ritrovarci con niente in mano. Soprattutto se passerà l’ok alle liste del sindaco, le quali, è chiaro, vanno a pescare nel nostro elettorato”.

E qui casca l’asino. Perché i berlusconiani hanno detto chiaro e tondo di non volere liste ad personam e direttamente legate al candidato. Ma sul territorio ci sono sindaci o sodalizi legati ai sindaci uscenti che in buona sostanza se ne fanno un baffo dei ragionamenti dei brlusconiani e stanno lavorando per mettere in campo liste del sindaco, civiche e con nomi non esattamente nuovi al mondo della politica, degli incarichi e delle poltrone. Insomma in due parole: tutto il contrario di quanto rivendica Forza Italia. Toccherà ai provinciali levare anche quest’altra spina nel fianco, forse già da questa sera.

Varese ideale rinuncia alla lista?

Se quella delle liste del sindaco è un tema provinciale, quello di Varese Ideale è una questione tutta varesina. La declinazione locale di Lombardia ideale, infatti, qualche tempo fa, anticipando tutti, era uscita dichiarando di essere la lista del candidato Roberto Maroni. Con tanto di intestazione sulla propria pagina Facebook. Posizione ribadita anche dal coordinatore cittadino.

Ma le ultime indiscrezioni di “radio politica” danno la compagine, che fa riferimento in Regione a Giacomo Cosentino, in riflessione sull’opportunità o meno di correre a Varese con il proprio simbolo. Qualcuno dice per via di molti “no” incassati da chi vorrebbe candidarsi per sostenere Maroni ma non sotto una bandiera politicizzata (vedi i consiglieri della Lista Orrigoni e vedi il fatto che, anche a Varese, una lista del sindaco dovrebbe esserci), qualcuno spiega che il passo indietro potrebbe essere di natura tattica, per “diluire” i nomi forti di Varese Ideale in una squadra più allargata. Nessuno si spinge oltre, consapevole che finché l’intera quadra non è stata trovata il campo resta minato. E mettere il piede in fallo, anche con una parola di troppo, potrebbe essere fatale.