Busto, la lista Antonelli allo scoperto: «Ci saremo. No ai veti, si parli di programmi»

Francesco Iadonisi, referente della Lista Antonelli

BUSTO ARSIZIO – «La lista del sindaco si farà, perché serve al centrodestra per vincere. Senza veti sulle singole candidature». La lista Antonelli esce allo scoperto nel mezzo del dibattito che sta scuotendo la coalizione, per voce di Francesco Iadonisi, che torna ad essere ufficialmente il referente della formazione civica che sosterrà la ricandidatura del sindaco Emanuele Antonelli, come confermato dallo stesso primo cittadino in occasione dell’inaugurazione della sede di Fratelli d’Italia. «Bisogna cambiare passo e parlare di contenuti e di programmi, non di posti e poltrone – ribadisce Iadonisi – la nostra missione amministrativa deve essere ambiziosa, disegnare la Busto del 2030».

Chi è

“Nipote d’arte” (sua zia era Olga Boni, già assessore ai servizi sociali per la DC nella Prima Repubblica), Francesco Iadonisi è stato segretario dell’Udc con cui si candidò sindaco nel 2011, poi fondatore e tuttora leader del gruppo civico Risvegliamo Busto che nel 2016, “affiliato” alla Lega Civica (che a Varese corse in solitaria fuori dal centrodestra), confluì nella Lista Antonelli, di cui successivamente diventò coordinatore, prima di avvicinarsi a Forza Italia sostenendo dall’esterno la candidatura dell’allora assessore Miriam Arabini alle elezioni regionali. Ora, risolta qualche incomprensione, il ritorno alla guida della “lista del sindaco”, anche se non si candiderà in prima persona.

Sì alla lista, no ai veti

«Una coalizione che vuole vincere le elezioni al primo turno non può prescindere dal sostegno che può garantire una lista del sindaco» chiarisce Iadonisi, rispetto alla discussione in corso, un nodo ancora da sciogliere al tavolo politico del centrodestra. «Noi non metteremo e non accetteremo nessun veto sulle singole candidature – aggiunge il referente degli “antonelliani” – anche perché credo che chiunque voglia partecipare al contesto amministrativo avvicinandosi ad una lista intende fare politica. Penso sia una discussione che ha poco senso, pur consapevole che rientra nella dialettica delle diverse posizioni».

«Nomi? Prematuro farne»

Il problema sono gli “ex”, e tra i nomi che circolano a proposito della nuova Lista Antonelli ce ne sono diversi. L’ex assessore ai servizi sociali Mario Cislaghi, che proviene da Forza Italia. L’ex segretario del Pd Maurizio Artusa. L’ex candidato di Busto al Centro Alex Gorletta (con un lontano passato in Rifondazione Comunista, con cui fu candidato alle elezioni provinciali). Ma soprattutto gli attuali esponenti di Forza Italia Laura Rogora e Orazio Tallarida, che continuano ad essere tra i papabili per il trasloco nella lista del sindaco. A fianco di altri esponenti civici come Roberto Ghidotti (peraltro transitato anch’egli nel gruppo consiliare di Forza Italia) e Michela Provisione di Idee in Comune e Daniela Cerana di Busto Grande. «Ma è prematuro parlare di nomi – taglia corto Iadonisi – con la formazione della lista siamo a buon punto».

Messaggi al centro

Agli azzurri chiude la porta sull’idea di escludere gli “ex” dalla lista del sindaco, ma Iadonisi non crede che possa verificarsi uno strappo: «Forza Italia, che in questo momento non gode di buona salute, rappresenta ancora una parte importante della coalizione e sono certo che non si presterebbe mai per questioni di poltrone ad uscire dal perimetro del centrodestra». A Busto al Centro, invece, che «si definisce come l’unica casa dei moderati», il referente della Lista Antonelli rivolge un messaggio chiaro: «Francamente non vedo nessuno che non sia moderato all’interno della politica bustocca, quella di BaC mi sembra una strumentalizzazione. In politica ci sta, ma parlare di alcune formazioni politiche come estremiste mi sembra eccessivo».

Busto, la politica si fa al bar. Al “tavolino” del centrodestra il nodo è la lista Antonelli

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