Centrodestra: la lista del sindaco c’è ma non è Varese ideale. Tra i nomi Frattini e Zambelli

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Da sinistra, Max Frattini e Antonella Zambelli

VARESE – La lista del sindaco a Varese c’è. E’ quasi pronta, non è quella di Varese Ideale e conta esponenti della società civile varesina di alto profilo. Oltre ai consiglieri comunali della Lista Orrigoni.

Sulla questione è inutile cercare conferme ufficiali. Nell’arco del centrodestra cittadino, dopo l’entrata a gamba tesa del commissario provinciale della Lega Stefano Gualandris, che ha fatto saltare il summit di ieri (lunedì 24 maggio), le bocche restano cucite e tutti rimangono sotto coperta. E non potrebbe essere diversamente, poiché uno dei motivi dello slittamento dell’incontro è proprio la questione lista del sindaco.

La lista del candidato e i primi nomi

Argomento spinoso, poiché da un lato c’è Forza Italia, che ha dichiarato di non volerla a Varese come a Busto e a Gallarate e dall’altro c’è Varese Ideale, che per voce anche del suo coordinatore Leslie Mulas ha dichiarato di “essere la lista del candidato”. Ma tra i due litiganti, come recita un vecchio adagio, il terzo gode. Ovvero, al momento giusto, c’è chi dice che verrà svelata la vera compagine del candidato del centrodestra. Che sarà civica, con “gente che – rivela più di un ben informato – non ha mai fatto vita di partito e non ha alcuna intenzione di iniziare a farla ora, ma vuole solo dare il proprio contributo civico alla vittoria del centrodestra”.

I nomi? I più scontati sono quelli del gruppo Orrigoni. E gli indizi portano a Valerio Vigoni, Luca Boldetti e Rinaldo Ballerio. Accanto ai quali ne spuntano altri. Tra questi, secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbero quelli di Max Frattini, curatore di mostre, eventi culturali, comunicatore e figlio del noto sculture varesino Vittore, e dell’imprenditrice Antonella Zambelli. 

Varese ideale: civici o politici?

E intanto nel centrodestra cresce il quesito attorno alla lista Varese Ideale. Poiché nei partiti (da Forza Italia alla Lega, passando per Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia) si stanno ponendo il problema. “Il gruppo che a livello regionale fa riferimento a Giacomo Cosentino deve fare chiarezza una volta per tutta e dire se sono un partito o un gruppo civico“. Dilemma non da poco: “Perché – continua il ragionamento – se fossero civici, come spesso sostengono, non si capisce il motivo per cui debbano sedere al tavolo dei partiti di centrodestra”.

Questione che (magari) tra gli elettori non ha grande presa, ma che nella stanze della politica potrebbe (forse) fare la differenza. In ogni caso, in questo momento di poche certezze, suscita fibrillazioni. E comunque il tema dovrà essere dipanato. Forse già all’inizio della prossima settimana, quando potrebbe venire convocato il summit del centrodestra varesino.