Spazzini senza mascherina, blitz Striscia a Busto. Agesp: “Veniale. Sono encomiabili”

BUSTO ARSIZIO – Operatori ecologici “pizzicati” di Agesp senza indossare la mascherina e intervistati “di nascosto” da Striscia la Notizia: uno operava di fronte alla chiesa dei Frati, l’altro su uno dei viali della città. Il servizio, firmato dal noto inviato Valerio Staffelli, è andato in onda nella puntata di ieri sera, primo maggio. «La mascherina ce l’ho, nel caso che vado in contatto con una persona» le parole dell’addetto allo spazzamento dei marciapiedi della società partecipata di Busto Arsizio, raggiunto da un inviato del tg satirico di Canale Cinque con una telecamera nascosta. Ma l’amministratore unico di Agesp Spa Giampiero Reguzzoni difende i suoi “ragazzi”: «Se la città è in ordine è grazie a loro, che lavorano in modo encomiabile da due mesi senza defezioni. Ci sono mille aspetti positivi su cui soffermarsi per ringraziarli del lavoro che fanno, più di una mascherina non indossata».

Il servizio

Tutto è nato in seguito ad un servizio di qualche giorno fa di Striscia la Notizia sull‘inciviltà di chi getta mascherine e guanti per terra, in spregio alle indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità per il corretto smaltimento dei dispositivi anti-contagio, potenzialmente pericolosi. Alla redazione del tg satirico, rivela Valerio Staffelli, sono arrivate «segnalazioni che ci indicavano che alcuni operatori a volte non utilizzano i dispositivi di protezione individuale» durante il loro servizio. Così un “attore” della trasmissione di Antonio Ricci è andato in giro per Busto in cerca di spazzini e netturbini dell’Agesp, per intervistarli a loro insaputa. Il servizio può essere rivisto quihttps://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/coronavirus-rischi-per-gli-operatori-ecologici_67267.shtml.

Le risposte

Ad un operatore ecologico al lavoro in via Leonardo Da Vinci, di fronte all’inconfondibile chiesa della parrocchia del Sacro Cuore, l’inviato ha chiesto: «Lei lo sa che i rifiuti che le fanno raccogliere sono potenzialmente infetti?». «Lo so, lo so – la risposta dell’addetto di Agesp – la mascherina? Ce l’ho, in caso vado in contatto con una persona». Rivelando che di questi rifiuti se ne raccolgono a bizzeffe: «Se vai in zona supermercati, ospedale, fuori da negozi, guanti, mascherine…adesso ne ho raccolte sei. Su quel marciapiede…pulito ieri». Poi è stata la volta di un altro operatore, appena sceso da un mezzo di Agesp. «Io sto consegnando un bidone, mo’ sinceramente – ha minimizzato sui rischi – tanto prima o poi devi morire…». Una battuta per sdrammatizzare, che ha suscitato la tirata d’orecchi di Staffelli, che nel servizio ha raccomandato a tutti gli operatori ecologici la necessità di adottare le protezioni indicate dalle autorità.

Le reazioni

Il blitz di Striscia è stato notato anche dai vertici di Agesp Spa, la società comunale che si occupa del servizio di igiene ambientale: ricordano di aver messo i propri dipendenti in condizione di operare nella massima sicurezza, dotandoli di tutti i necessari dispositivi di protezione individuale e istruendoli contro i rischi, come peraltro si evince dalle risposte date all’inviato di Striscia. In azienda sono state prese tutte le precauzioni del caso, dalle sanificazioni al contingentamento degli spogliatoi, il tutto con un confronto costante e collaborativo con le organizzazioni sindacali: ora per gli interessati potrebbe scattare un richiamo, mentre verranno intensificati le raccomandazioni e i controlli sul corretto utilizzo delle mascherine. «Poi se un operatore mentre è in servizio da solo non mette la mascherina, sbaglia ma ci può anche stare – ammette l’amministratore unico di Agesp Spa Giampiero Reguzzoni – sarebbe stato meglio fare un servizio per ringraziare questi ragazzi che da due mesi continuano a lavorare nonostante tutto, senza aver fatto registrare nessuna defezione. Ora sono impegnati con una nuova tornata di sanificazione delle strade, hanno raccolto i rifiuti anche a Pasquetta. Dobbiamo ringraziarli per il lavoro che fanno e soffermarci sulle tante cose positive e non solo sulla “pagliuzza” di una mascherina tolta».

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