SPECIALE YOGA – Boldrini: «Cosa serve per avere una vita migliore?»

GALLARATE – Conosciamo meglio Fabrizio Boldrini, direttore della scuola Yoga Gallarate Karma Chakra.

Maestro Boldrini, ci parli di lei.
Sono Fabrizio, ho 58 anni e vivo di yoga. Ho studiato ingegneria, ma per tutta la vita ho insegnato. E’ il mio dono. Ognuno di noi nasce con un dono. Alcuni lo usano, altri lo nascondono, altri lo dimenticano. Nello yoga viene utilizzato il termine Dharma. È ciò che mantiene le cose in equilibrio, in ordine. Ciò che trasforma un caos in un cosmo. È una parola che assume molti significati. In genere ci si riferisce all’ordine cosmico che tiene in armonia l’universo e all’ordine nelle nostre vite, che ci permette di crescere e prosperare. E’ ciò che ci fa vivere pienamente, che ci fa sentire di essere al nostro posto nella vita e ci permette di alzarci al mattino con un sorriso. Io insegno.

Dopo tanti anni di insegnamento lo scorso giugno ha aperto a Gallarate la sua scuola di yoga.  L’abbiamo preparata e costruita con molta cura, perché fosse un luogo accogliente, sereno e perché avesse tutte le caratteristiche per essere un’isola di tranquillità in cui potersi prendere cura di se stessi. Per noi il sogno di una vita. Siamo 6 insegnanti, tutti appassionati e molto attenti alle persone.

Come è arrivato allo yoga? Quale è stato il suo cammino?
Lunga storia. Ho praticato ed insegnato sport tutta la vita, in particolare arti marziali (pugilato, karate, kick boxing). Sperando che mi rendessero una persona forte e coraggiosa, sperando che mi aiutassero a capire chi ero e a conoscere la parte interna di me.
In questo processo ho incontrato lo yoga che mi ha conquistato all’inizio per il lato della performance fisica, e poi mi si è presentato come uno strumento bellissimo per gestire ciò che nella vita ci spaventa di più: il cambiamento e la trasformazione. Crescere, cambiare e trasformarsi non è una scelta, è ciò che la vita ci impone (lo dice anche un testo antico, gli YS), lo yoga è la risposta antica, reinterpretata in modo moderno per rispondere a questa esigenza.
Io cerco di usare le tecniche dello yoga per diventare il miglior me stesso, per vivere dalla parte migliore di me, non dalla parte peggiore. Per non vivere con il pilota automatico inserito, ma godere di ogni istante della mia vita.

Cosa rappresenta per lei lo yoga?
Lo yoga è uno strumento per prendermi cura di me stesso, è uno strumento per gestire il cambiamento nella vita, è un modo per sviluppare competenze e capacità (skills) volte a vivere una vita ottimale.
È quello che cercano di insegnarci i genitori, a volte riescono a volte falliscono, a volte hanno visioni limitate, a volte non sanno. Vivere la vita è un processo a lungo termine, mentre di solito le persone cercano quick fix, cioè soluzioni temporanee. Mi fa male la schiena: prendo delle pastiglie e aspetto che passi il dolore. Non cerco di rimuovere le cause e magari di occuparmi della schiena a lungo termine. Mentre invece la soluzione è ricercare un punto di vista diverso, ad esempio per ansia e depressione: cerco con lo yoga una soluzione sostenibile che sia per la vita, non solo per un periodo di tempo limitato, altrimenti si commette lo stesso errore di chi si mette a dieta a giugno per le ferie estive.

Come può essere utile alle persone?
Io ho cercato di rispondere ad una domanda: cosa serve per avere una vita ottimale o migliore? Una domanda che tutti dovrebbero porsi. La risposta non è: un lavoro migliore, un nuovo partner, più soldi.
Rispondere in questo modo significa guardare nella direzione sbagliata.
La soluzione non è fuori di noi, negli altri. La soluzione è dentro di noi.
Si tratta di funzionare in modo equilibrato. Lo yoga è la ricerca di questo equilibrio. Può essere scomposta in alcuni ambiti di facile osservazione.
Come vorresti sentire il tuo corpo? Leggero, forte, energico, riposato, stabile, libero da dolori. Come vorresti fosse la tua mente? Calma, rilassata, serena, stabile, pronta ad impegnarsi nella vita. Come vorresti fossero le tue emozioni? Positive la maggior parte del tempo e vorrei essere in grado di recuperare velocemente se si presentano emozioni negative. Come vorresti fossero le tue relazioni? Stabili, e che ti supportino. Come vorresti fossero i ritmi del tuo corpo (appetito, sonno, libido)? Regolari. Sembra impossibile, ma si può ottenere tutto questo, ma non accade per caso. Bisogna coltivare queste capacità, bisogna saper gestire il cambiamento. La vita è cambiamento, abbiamo bisogno di risorse per cambiare. Nello yoga si usano due approcci simultanei per ottenere un funzionamento equilibrato del nostro sistema mente-corpo:
Top-Down usando la consapevolezza mi rendo conto di cosa mi aiuta nel processo e di cosa mi ostacola. Mi serve per operare scelte intelligenti e per monitorare il processo. Mi permette di capire cosa mi succede. Imparo a portare la mia attenzione ad un’esperienza che mi interessa e mantengo l’attenzione su tale aspetto della mia vita
Bottom-up Uso piccole modifiche sostenibili alle mie attività ed induco abitudini positive. Cose da fare nella vita di tutti i giorni che sperimento sul tappetino. E’ uno schema di riferimento per la salute, per capire in che direzione andare. Creo esperienze nella vita che mi riportino in equilibrio cercando di diminuire le esperienze che creano sofferenza.
Nello yoga e nella psicologia moderna si individuano 12 ambiti in cui agire per vivere una vita piena e soddisfacente. Sono cioè 12 aree in cui lo yoga può agire in modo efficace per migliorare la nostra qualità di vita:
1 – dove posare l’attenzione e come usare la nostra attenzione: mindfulness e meditazione. Guardo ciò che accade nella vita con equanimità.
2 – sviluppare la forza di volontà e la capacità di creare e gestire il cambiamento
3 – riduzione dello stress: sicurezza, rilassamento, forza mentale (lo stress è legato alla percezione di una minaccia, si aumenta la potenza della persona per far percepire che si può affrontare il cambiamento)
4 – gestione delle emozioni: sviluppare equanimità (capacità di rimanere equilibrati nei momenti difficili), compassione, gratitudine, emozioni positive
5 – fare del movimento: per muoversi con facilità, forza e in stabilità
6 – respirare in modo proprio: con facilità e in modo piacevole
7 – gestire i propri pensieri ed il dialogo interno
8 – regolare i ritmi corporei: fame, sete, sonno, avere energia per vivere a pieno
9 – prendersi cura della propria alimentazione: usare il cibo come nutrimento
10 – usare la voce
11 – impegnarsi a livello sociale: creare connessioni e relazioni salutari
12 – sviluppare una filosofia di vita: percepire che la nostra vita ha uno scopo più alto. Collegarsi a qualcosa di più grande.

Su cosa agisce praticamente?
Respiro (esercizi di osservazione del respiro), Postura (esercizi di consapevolezza corporea), movimento (muovi tutte le articolazioni, lavora l’addome), capacità di presenza mentale (porta l’attenzione a ciò che accade, non perderti nel dialogo interno). Si tratta di sincronizzare ed armonizzare il respiro, il movimento, l’attenzione.

yoga fabrizio boldrini – MALPENSA24