«Stop ecopatrimoniale»: Tovaglieri (Lega) esulta. Case green, Europa in retromarcia

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BRUXELLES – Negoziato “fiume” a Bruxelles per la direttiva sulle “case green”, alle 5 del mattino esce un testo che «blocca l’eco-patrimoniale a carico delle famiglie italiane». Esulta l’europarlamentare leghista di Busto Arsizio Isabella Tovaglieri, relatrice ombra per il gruppo ID sulla direttiva casa green e componente della commissione Industria ed Energia del Parlamento europeo. Una prima vittoria per “smontare” la direttiva che imporrebbe di portare in classe D gli edifici residenziali entro il 2033: «A dicembre forse l’accordo finale. Continueremo a dare battaglia ma c’è motivo di essere ottimisti» promette l’ex vicesindaco di Busto. «Possiamo dirlo sottovoce: per noi è una vittoria».

Il “trilogo”

«Grazie al lavoro della Lega e del governo italiano, la direttiva case green esce completamente ridimensionata dall’ultimo negoziato tra Parlamento, Commissione e Consiglio – annuncia Isabella Tovaglieri al termine della maratona negoziale finita questa mattina, 13 ottobre, all’alba – ha perso l’ambientalismo ideologico e ha vinto il buonsenso. Le trattative saranno riprese a dicembre per affrontare le questioni rimaste aperte e giungere a un accordo finale. Bene che il Parlamento abbia fatto retromarcia sulle sue posizioni più estremiste e irrealistiche, cancellando dal testo obblighi e tempistiche maggiormente contestate dagli Stati membri».

L’ottimismo di Isabella

Per l’eurodeputata del Carroccio ora «c’è motivo di essere ottimisti». In particolare è stata «bloccata l’eco-patrimoniale a carico delle famiglie italiane, che non saranno più obbligate a efficientare il proprio immobile con interventi molto costosi in un breve lasso di tempo. Sulla base del nuovo testo concordato nel trilogo, rimarranno in vigore le attuali certificazioni energetiche degli edifici, mentre le modalità per la riduzione dei consumi saranno decise in autonomia dagli Stati membri da qui al 2050».

Stop alle eco-follie

Inoltre sono stati «eliminati i famigerati mutui green e cancellato l’obbligo di istallare colonnine di ricarica elettrica e di cablare i parcheggi negli edifici residenziali già esistenti. Rimane invece «aperta la discussione sull’obbligo di installare pannelli solari su edifici pubblici e non residenziali, e su alcune parti concernenti misure finanziarie e sanzioni, argomenti che saranno oggetto di trattativa a dicembre e su cui daremo battaglia con la stessa determinazione che ha già permesso di sventare molte delle pericolose eco-follie imposte dalla direttiva».

busto arsizio tovaglieri case green – MALPENSA24