Stop inerti in discarica a Busto e Fagnano fino al ’22. Gli utenti: «Dove li buttiamo?»

BUSTO ARSIZIO – Impossibile conferire rifiuti inerti nei centri multiraccolta di Busto Arsizio e Fagnano fino al 6 gennaio dell’anno prossimo. Lo comunica Agesp, la società partecipata che si occupa di raccolta rifiuti, dopo che la stessa informazione era stata già rilanciata sui social da un utente che, volendo smaltire dei sanitari rotti, si era visti respingere alla “discarica” di via Arturo Tosi in zona industriale. «Che faccio, li lascio in piazza Santa Maria e dico che è un’installazione di Cattelan?» la domanda sarcastica di chi ha dovuto riportare indietro i vecchi sanitari da buttar via.

«Disagio improvviso»

Un bel guaio quasi un mese di stop allo smaltimento di sanitari in ceramica, ma anche mattoni, calcinacci, tegole e scarti da demolizione. Vale a dire proprio quella tipologia di rifiuto che purtroppo è più soggetta agli abbandoni abusivi nei boschi. La motivazione addotta da Agesp è la «chiusura improvvisa del centro di smaltimento nel quale vengono conferiti i rifiuti inerti», combinata con l’«impossibilità, per limiti di stoccaggio», verificata in altri impianti analoghi. Un disagio, dunque «indipendente dalla volontà» della società partecipata bustocca, che però si ripercuote in modo pesante sull’utenza. «Non vivo in una reggia, dove li metto i sanitari che non ho potuto smaltire all’ecocentro?» si chiede il cittadino che non ha potuto conferire i sanitari rotti.

La nota di Agesp

Si rende noto che, a causa della chiusura improvvisa del centro di smaltimento presso il quale vengono conferiti i rifiuti inerti raccolti presso i Centri Multiraccolta AGESP (Busto Arsizio Via Tosi; Fagnano Olona Via Nobile) e l’attuale impossibilità di conferimento, per limiti di stoccaggio, ad altri impianti presi immediatamente in considerazione per sanare la criticità venutasi a creare, fino al 6 gennaio 2022 non sarà possibile per gli utenti procedere con il conferimento della frazione inerte (calcinacci, mattoni, tegole, sanitari in ceramica, scarti da demolizioni, ecc.) né nella struttura di Busto Arsizio né in quella di Fagnano Olona.
Ci scusiamo per il disagio arrecato all’utenza, seppur indipendente dalla nostra volontà, confermando che sarà nostra cura procedere con la necessaria informativa qualora si riuscisse a ripristinare la situazione ordinaria anticipatamente rispetto ai tempi sopra richiamati.

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