MILANO – Lacrime, angoscia, rabbia, hanno accompagnato il racconto di alcune delle giovani ragazze aggredite sessualmente dal “branco” in piazza Duomo a Milano, la notte di capodanno, ascoltate oggi, 2 maggio, in incidente probatorio, in Tribunale. Un confronto che il Giudice per le indagini preliminari ha disposto su richiesta dell’accusa, per fissare nero su bianco la testimonianza delle vittime e per permettere loro di riconoscere gli aggressori, tramite raffronto fotografico. Un passaggio oltremodo delicato e doloroso per chi ha subito un’aggressione sessuale, ma necessario per il procedimento giudiziario.
A parlare per prime sono state quattro giovani, aggredite nei pressi della galleria Vittorio Emanuele II, insieme per trascorrere la notte di San Silvestro. Una di loro ha ribadito di essersi ritrovata a terra, immobilizzata dopo essere stata strattonata, e di aver subito le violenze senza riuscire ad opporsi e con la paura di soffocare. Accanto a lei le altre sue amiche che gridavano e tentavano di divincolarsi. questo solo uno dei tanti.
Nel pomeriggio è stata invece la volta di altre due vittime, a loro volta arrivate nel centro di Milano per Capodanno, la cui aggressione è diventata virale “grazie” ad alcuni video girati con i telefonini. Accusati di aver preso parte alle violenze sessuali di gruppo a attualmente in carcere, sono Mahmoud Ibrahim, 18 enne residente a Milano, Abdallah Bouguedra, 21enne di Torino, e due minorenni arrestati su disposizione del Tribunale per i Minorenni di Milano. L’incidente probatorio proseguirà il prossimo 6 maggio per altre quattro vittime.
