Tamponi alle Fontanelle, a Solbiate e in Valcuvia: scende in campo anche l’esercito

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VARESE – Tamponi: scende in campo anche l’esercito, alla caserma Nato Ugo Mara, di Solbiate Olona, alle Fontanelle di Malnate e a Cassano Valcuvia. Le postazioni per lo screening del Covid, organizzate e gestite da Ats, in collaborazione con le Asst, si preparano a essere potenziate anche con il supporto dei militari.

A Solbiate Olona è stata montata una tenda nel parcheggio della caserma, per assorbire gli screening che in questo momento si stanno facendo a Malpensafiere. Mentre un’altra è in arrivo a Cassano Valcuvia, nella sede della Comunità Montana, che insieme a quella del Piambello ha collaborato per avere la postazione dei test. Alle due nuove postazioni di tamponi drive through, si aggiungono i rinforzi alle Fontanelle, dove «lunedì o, al più tardi, martedì saranno montate tre ulteriori tende fisse per i militari», spiega il consigliere provinciale della Lega, Alberto Barcaro, con delega alla Protezione civile. E dove già oggi, sabato 7 novembre, tre soldati si sono resi disponibili per contribuire attivamente ai test. Tra i molti presenti che oggi si sono sottoposti al tampone da parte dell’esercito, anche l’astronauta Paolo Nespolo, insieme al figlio.

Più tende, più test, più persone

Con le nuove tende a servizio dell’esercito, le Fontanelle contano ora 7 postazioni in totale. Senza contare che da ieri, 6 novembre, ne è attiva un’altra in modalità mobile, «da utilizzare in caso di necessità», specifica Barcaro. La conseguenza a questo è un aumento delle persone prenotate per fare il test, stimando fino a 1500 tamponi al giorno. E se «martedì, mercoledì e giovedì scorsi non ci sono stati grandi problemi di affluenza, ieri è tornato il problema del blocco». Code e tempi di attesa lunghissimi. Ma la soluzione c’è, ed è apparentemente semplice: «È importante che ognuno rispetti gli appuntamenti», precisa Barcaro. «Si devono presentare solo le persone convocate. E all’orario indicato. L’assalto al tampone è una soluzione sbagliata, perché portano solo a ore interminabili di coda». In ogni caso, per ora, il tempo media di attesa sembra essersi ridotto a circa 25 minuti, a fronte dei 30-40 di prima.

Aldilà di code e postazioni, Provincia di Varese e Ats ringraziano Luca Spada, titolare di Eolo, «perché ha dato supporto gratuitamente, montando un parabola wi-fi per utilizzare internet qui alle Fontanelle. E ha confermato che farà lo stesso a Valcuvia», conclude Barcaro.

Gli altri punti tamponi attivi

Restano attivi anche altri punti tamponi. Come quello di via Rossi a Varese, dove la capacità di screening è di 500 unità al giorno. Meno utilizzato, anche perché legato al traffico aereo la postazione al T1 di Malpensa, dove i tamponi eseguito al giorno sono 200 «ma stiamo convogliando persone destinati ad altri punti della provincia, poiché possiamo arrivare a 500», aveva dichiarato Marco Magrini, referente Covid di Ats Insubria.

Così come il punto tamponi scuole di via Monte Generoso, «dove – precisava Magrini – facciamo 600 chiamate al giorno relative agli studenti, ma che poi si presentano in 300 poiché molti non hanno più la necessità di sottoporsi al test avendo effettuato la quarantena di 14 giorni».

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