Tassa rifiuti più cara a Legnano con la tariffa puntuale. «Ma è solo l’inizio»

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LEGNANO – «La nostra città non è ancora abbastanza virtuosa nella raccolta differenziata dei rifiuti: a fronte di una media regionale del 73%, nel 2021 Legnano era al 71%. Vicino a noi, comuni come San Giorgio raggiungono l’88% e altri, come Dairago e Rescaldina, sono sopra l’80%». Così il consigliere Simone Bosetti nel consiglio comunale di ieri sera, mercoledì 19 aprile, nel corso della discussione sulle tariffe della tassa rifiuti per il 2023.

Bosetti ha espresso a nome della maggioranza l’ambizione di migliorare i numeri di Legnano, attraverso la tariffa puntuale in corso di applicazione nei vari quartieri della città (nella foto in alto, uno dei controlli periodici di Polizia locale e Aemme Linea Ambiente), con l’obiettivo di arrivare almeno all’80%. «Il gioco vale la candela – ha ribadito il consigliere di Insieme per Legnano-Legnano Popolare – perché nelle zone dove è stata appena avviata, i rifiuti indifferenziati sono diminuiti del 40%, quindi l’obiettivo è già raggiunto».

Bosetti: «Il gioco vale la candela»

L’amministrazione ha poi negato che ci sia stato un aumento di rifiuti abbandonati sul territorio del comune, ma ha ammesso la non conformità di alcuni sacchi ritirati rispetto alle nuove norme, a cominciare dall’Oltrestazione. «Qui – ha proseguito Bosetti – ogni settimana vengono ritirati 400 chilogrammi di sacchi non conformi, pari a 50 sacchi, su 10 tonnellate di indifferenziato. Per il 2% di conferimenti non conformi, dovremmo fermarci di fronte al 98% della popolazione virtuosa?».

Laffusa: «Novità odiata dai cittadini»

Per contro, la Lega tramite la consigliera Daniela Laffusa ha puntato il dito contro gli aumenti della Tari per le utenze domestiche, pari al 4,79% a testa, «quindi 5 euro in più per persona in ogni nucleo familiare. È vero che non si paga la Tari sotto i 14.000 euro di Isee, ma è anche vero che chi guadagna 18.000 euro all’anno non è certo ricco. Trovo molto alta la percentuale di aumento anche per le utenze non domestiche: in media, un capannone di 300 mq paga 18 euro in più, che si aggiungono a quelli pagati dalle famiglie. Avete spacciato la tariffa puntuale – ha concluso Laffusa – per un qualcosa che sarebbe andato a diminuire la Tari, ma senza essere ancora a norma in tutta Legnano ha portato solo ad aumenti. E chissà che cosa succederà quando sarà terminata la sperimentazione. Poi non stupitevi della disaffezione, dell’odio nei confronti di questo provvedimento».

Il ritocco della tassa rifiuti è stato approvato dall’assemblea con i voti favorevoli della sola maggioranza e quelli contrari delle minoranze.

Sindaco e vice lasciano l’aula durante il dibattito sulla Cer

Altro tema ambientale all’ordine del giorno, la manifestazione di interesse per la realizzazione di Comunità energetiche rinnovabili (Cer) sul territorio del comune. Il dibattito, a tratti molto animato, ha portato alla momentanea uscita di scena del sindaco Radice e della vice Pavan in polemica con gli attacchi del consigliere Francesco Toia (Toia Sindaco) nei confronti del presidente del consiglio Umberto Silvestri, dopo che dai banchi della maggioranza è volato un «ma la smetta di dire cazzate» a microfono spento.

Ricomposto a fatica l’ordine nell’aula, è stata respinta a maggioranza la censura di biasimo proposta dal Movimento dei Cittadini nei confronti del sindaco e dell’assessore Fedeli per il mancato adempimento della delibera del consiglio comunale del 12 luglio 2022 sulla necessità di un «particolare impegno del Comune» nel promuovere le Cer presso i cittadini, gli amministratori di condominio, enti, associazioni e imprese locali.

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