Termoscanner fuori dagli ospedali di Busto e Varese per monitorare chi lavora

VARESE – Punti di controllo della temperatura con il termoscanner fuori dagli ospedali di Varese e Busto Arsizio. Ad annunciare il progetto, che nasce dall’intesa tra la Protezione civile provinciale e le direzioni generali delle due ASST, Sette Laghi e Valle Olona, è il presidente della commissione sanità di Regione Lombardia Emanuele Monti. Nei presìdi da campo, che verranno installati dalla Prociv, i volontari con la divisa gialla «garantiranno – spiega Monti – controlli continui alla salute del personale sanitario, delle Forze dell’Ordine, del personale dei supermercati e, in generale, di tutti quei lavoratori che non possono rimanere a casa, perché chiamati a garantire servizi o produzioni di cui la società non può fare a meno».

Misurazioni per medici, infermieri e chi lavora

monti conte lega regioneUna nuova importante iniziativa sul territorio per rafforzare le misure di contenimento del contagio da Covid-19. «Abbiamo raggiunto l’intesa con la Protezione Civile e le Direzioni generali delle Asst Sette Laghi e Valle Olona – illustra il consigliere regionale leghista Emanuele Monti – l’idea è quella di allestire due presidi, nella forma di “mini-campi” gestiti dalla Protezione Civile, fuori rispettivamente dall’ospedale di Circolo di Varese e dall’ospedale di Busto Arsizio, che avranno la funzione di servire tutti i cittadini che ancora oggi, nella fase di emergenza, sono tenuti ad effettuare la propria attività lavorativa. Quindi chi si occupa di compiti fondamentali, come medici e infermieri, gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, gli addetti dei supermercati e chi lavora nelle aziende che non possono chiudere. Tutte queste persone, alla fine dei loro turni, potranno venire in questi presidi, prima di rientrare in famiglie, e farsi misurare la temperatura corporea con i termoscanner e ricevere tutte le informazioni necessarie e pratiche per evitare i rischi di contagio».

Presa in carico in caso di sintomi

«Nel momento in cui avessero sintomi di possibile contagio da Covid-19, verranno immediatamente presi in carico dal personale – prosegue il presidente della commissione sanità del Pirellone – l’obiettivo è tutelare la salute dei cittadini ed evitare al massimo la diffusione del virus. Questo progetto si inserisce nel percorso che abbiamo già iniziato sulla tutela delle persone in prima linea nella lotta al coronavirus e nella gestione di questo stato di emergenza, e si inserisce tra le iniziative come quella che avevo avanzato nei giorni scorsi, di richiedere il tampone per tutto il personale sanitario, richiesta appoggiata dalla Giunta ma che deve avere il via libera dell’Istituto superiore di sanità». Monti sottolinea che «nei confronti di chi lavora per noi occorre un occhio di riguardo, oltre al nostro dovuto ringraziamento», e aggiunge i ringraziamenti nei confronti del consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile Alberto Barcaro, per il sostegno all’allestimento dei due presidi, e dell’assessore regionale alla Prociv Pietro Foroni, per l’appoggio al progetto.

Mascherine ai volontari Prociv

Per la Protezione civile della provincia di Varese è una nuova sfida, dopo quella per il supporto alla Questura di Varese nei servizi alle stazioni di Varese, Gallarate e Busto Arsizio. «Questo progetto è la dimostrazione che, come settore provinciale, in collaborazione con i CCV della Provincia e i Volontari, siamo sempre presenti e disponibili alle necessità del territorio – sottolinea Alberto Barcaro (Lega), Consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile – in questo periodo di difficoltà l’Ente Provincia, in collaborazione con gli altri attori, dimostra di avere sempre a cuore il bene dei cittadini». Proprio oggi i volontari Prociv del Varesotto hanno ricevuto «la prima fornitura di mascherine donate dal signor Maraffino della ditta Emmetec srl», grazie alla quale, spiega Barcaro, «possiamo continuare a dare certezze ai Volontari Provinciali che sono una risorsa imprescindibile per tutti. Ho preso contatti diretti con il titolare, abbiamo sottoscritto come Provincia un atto ufficiale per la donazione e oggi abbiamo ricevuto la prima donazione».

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