La minoranza boccia la «rotonda d’oro» di Tornavento: «Prezzo salito per arroganza»

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LONATE POZZOLO – Nel 2019, il consigliere di minoranza Ausilia Angelino la ribattezzò «la rotonda d’oro». Ieri, 29 settembre, tre anni dopo ha aumentato il carico in consiglio comunale. Tra l’ironico e il pungente: «Dobbiamo veramente placcarla d’oro?». È la rotatoria di Tornavento. Dopo oltre quattro anni di stallo, l’intervento è finalmente pronto a partire. Ma a un prezzo. Che in numeri è +115mila euro, per un totale aggiornato a 545mila. L’opposizione non ci sta: «Sembra davvero esagerato. Il motivo? Solo arroganza».

I nodi burocratici

La rotonda per migliorare la viabilità all’ingresso della frazione di Lonate Pozzolo – all’incrocio tra le vie Del GreggeGoldoni e Sant’Anna – è una questione che si trascina da anni, tenuta in sospeso da imprevisti e nodi burocratici legati all’acquisizione dei terreni. Poi lo sblocco, la giunta ha deliberato per acquisire bonariamente le aree che mancavano e, quindi, l’inevitabile aumento dei costi.

«Giunta sfortunata»

Quanto basta per dare il la al centrodestra. Angelino: «Non si può chiedere ai cittadini questa spesa. All’inizio c’era un progetto pronto da 300mila euro, si è aspettato solo per arroganza». Il piano, ai tempi, era stato rivisitato dall’amministrazione, stralciando la previsione di una pista ciclabile. «Ci urta – ha aggiunto il consigliere – pensare che si poteva fare il pacchetto subito, risparmiando 200mila euro. Avremmo accontentato più persone. Invece avete cambiato tutto, creando una viabilità che ha fatto arrabbiare i cittadini». Sulla stessa linea, Mauro Andreoli: «Mi rammarico della sfortuna della giunta: ogni volta che si toccano i lavori pubblici, c’è sempre un problema nuovo che causa ritardi. Come per la rotonda. Ora il prezzo mi sembra altissimo».

In linea col mercato

«Quell’incrocio va messo in sicurezza perché è pericoloso», la premessa del sindaco Nadia Rosa. Sui ritardi, invece, la storia non cambia: «Non si poteva procedere col bando, andavano acquisiti tutti i terreni: lo sapete benissimo. Tutto è stato molto lungo. Nel 2019 abbiamo approvato il progetto, nel 2022 i prezzi sono stati riaggiornati. E sono aumentati i costi. Non ne siamo felici, ma è così».
A dare man forte, l’assessore Luca Perencin (Lavori Pubblici): «Nel 2019 i costi erano parametrati sulla base di tabelle regionali. Tabelle che hanno subito variazioni. Se oggi mettessimo a gara l’opera con quei prezzi, andrebbe deserta: non rispetterebbe le condizioni di oggi. Quindi li abbiamo rivisti per stare in linea col mercato. Poi, di certo, non ne siamo contenti».

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