Tovaglieri al “gazebo virtuale” della Lega: «Io sindaco di Busto? Sarebbe un onore»

Isabella Tovaglieri con i responsabili del "gazebo virtuale" della Lega di Busto, Marra e Donadio

BUSTO ARSIZIO – «Io sindaco tra cinque anni? Sarebbe un onore ricoprire questo ruolo, da cittadina bustocca che ha fatto politica qui. Ma la vera sfida è restituire fiducia nella politica, altrimenti andrà a finire che a candidarsi sarà solo chi non ha nulla da perdere». Parole di Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega e già vicesindaco, che non dice no (ma nemmeno sì…) alla domanda – un po’ una provocazione – del militante Domenico Donadio, nel corso del quarto “gazebo virtuale” della sezione del Carroccio di Busto Arsizio.

«I sindaci? Eroi»

«I sindaci sono dei veri eroi, credo sia la forma più nobile della politica, anche perché hanno emolumenti non appaganti come quelli di chi fa il parlamentare in Italia e in Europa – la risposta di Tovaglieri – chi fa politica con passione può avere legittime ambizioni di incarichi sovracomunali, ma sarebbe un onore da cittadina bustocca che ha fatto politica qui, ricoprire questo ruolo. Anche se con l’ascesa di un forte sentimento di antipolitica, che la politica ha contribuito ad alimentare, si rischia di avere sempre meno figure disposte ad accettare di farlo. Comporta tante responsabilità e problemi, e chi lo fa, non lo fa per tornaconto ma per passione».

Area delle Nord: «Crederci»

Un appuntamento molto seguito in diretta Facebook, in cui Isabella Tovaglieri ha parlato soprattutto delle sue battaglie a Bruxelles, senza però rinunciare ad uno sguardo sulla sua Busto Arsizio. A partire da quell’area delle Nord di cui, da assessore all’urbanistica, è stata promotrice della variante al Pgt pensata per sbloccare anni di immobilismo, i cui frutti si stanno raccogliendo ora: «Grazie al consiglio abbiamo approvato un piano di rigenerazione che il mio successore Giorgio Mariani sta portando avanti con grandissimo entusiasmo – sottolinea l’ex vicesindaco – c’è una parte importante di spazio pubblico: se la politica ci crede, come sta dimostrando di fare grazie al forte interessamento dell’assessore Mariani, anche i privati a quel punto ci credono e investono».

Malpensa: «Menomale che c’è Giorgetti»

Tra le battaglie sul territorio, spicca quella per Malpensa, «infrastruttura strategica per l’Italia e il Made in Italy» per la quale «noi bustocchi abbiamo un attaccamento speciale». Quella per l’aeroporto è «una battaglia fondamentale, senza colori politici», ma «con Giancarlo Giorgetti al Mise finalmente la voce di Malpensa sarà ascoltata a Roma». E in questa fase le priorità sono, da un lato, «inserire gli aeroporti nel Recovery Plan, incidendo nel piano di rilancio per i collegamenti su Malpensa», tra cui l’ipotesi dell’«alta velocità tornata di attualità dopo il recente incontro tra i ministri Giorgetti e Giovannini» (infrastrutture), e dall’altro la «concorrenza leale» di Alitalia, sul cui futuro «Giorgetti ha già detto che se è “pesante” non vola», per non penalizzare ancora una volta Malpensa a scapito degli interessi dell’ex compagnia di bandiera.

La Lega al governo

Isabella Tovaglieri non si sottrae nemmeno ad una domanda sulla politica nazionale, con la Lega che appoggia un governo che non sembra ancora aver mostrato quella discontinuità rispetto al tema, tanto caro in primis al leader Matteo Salvini, delle chiusure per l’emergenza Covid. «Draghi un cambio di passo lo ha fatto – sostiene l’eurodeputata – ha cambiato il CTS, ha cambiato Arcuri, ha suonato la sveglia all’Europa sui vaccini, poi i risultati non si possono vedere in una settimana. La Lega aveva due opzioni: o stare in panchina o avere un ruolo nel rilancio del Paese. Volevamo mettere a disposizione le nostre buone idee: saremmo tornati alle elezioni anche domani mattina, ma non ci hanno mandato, così abbiamo accettato di giocare la partita».

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