Disagi sui treni, le linee Gallarate-Luino e Domodossola sempre tra le peggiori

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GALLARATE – Disagi e ritardi sui treni, scatta ancora il bonus sulle linee dei pendolari Domodossola-Gallarate-Milano e Luino-Gallarate-Milano. Il consigliere regionale Samuele Astuti rilancia la raccolta firme Basta Trenord, lanciata dal PD lombardo: «Situazione peggiore del solito. Si apra un tavolo in Regione per superare l’attuale assetto di Trenord».

Il Pd denuncia

Otterranno il bonus, cioè lo sconto del 30% sull’abbonamento di dicembre, i pendolari delle linee di RFI Domodossola-Gallarate-Milano (la stessa linea dove proprio questa mattina, martedì 19 novembre, si è verificato un curioso episodio) e Luino-Gallarate-Milano. I dati appena pubblicati da Trenord certificano che su queste due linee i disagi nel mese di settembre sono rimasti elevati, come è successo per 13 linee sulle 39 gestite dal vettore regionale. Lo denuncia il Pd in consiglio regionale, per voce dell’esponente varesino Samuele Astuti: «I dati arrivano dopo due settimane di disagi, continuati anche questa mattina». Gli stessi Dem che hanno già raccolto «attorno alle ottomila» adesioni, stando ad una prima conta «provvisoria», con la loro raccolta firme Basta Trenord, che intanto continua nelle stazioni e anche online, sulla nota piattaforma di petizioni Change.org, per chiedere alla Regione di affrontare finalmente i problemi del trasporto ferroviario regionale.

«Ancora troppi disagi»

astuti treni sicurezza regione«Ancora troppi disagi per i pendolari lombardi di una linea su tre» sostiene il consigliere regionale Samuele Astuti, raccontando la sua esperienza diretta di pendolare sulla linea di Ferrovie Nord che da Varese, passando per la sua Malnate, arriva a Milano. «Questa mattina per andare in Regione io stesso, insieme a centinaia di altre persone, sono stato costretto a un cambio treno a Tradate, per poi arrivare a Milano con l’ennesimo ritardo. Ma sono due settimane che la situazione è anche peggiore del solito». Ribadisce Astuti: «Il problema del trasporto ferroviario è soprattutto Trenord, che in questi otto anni di vita ha dimostrato di non avere la forza necessaria per fare gli investimenti utili a cambiare rotta. Noi raccogliamo le firme dei pendolari con lo slogan BastaTrenord, perché vogliamo che si apra finalmente un tavolo in Regione per superare l’attuale assetto, che non funziona. Nell’agosto 2018, insieme al cambio dei vertici della società, la Regione aveva ottenuto da Trenitalia più poteri in Trenord e poi treni e personale in più. Erano anche state tagliate le corse per avere una maggiore riserva di treni a disposizione. Bene, nonostante questo il servizio non è migliorato, o non è migliorato abbastanza, perché il problema è la gestione del trasporto ferroviario fatta da Trenord e dalla Regione».

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