Truffe in aumento, la Prefettura di Varese rilancia il vademecum anti-raggiri

VARESE – Due mesi fa, il 6 dicembre 2022, la Prefettura di Varese diffondeva un vademecum per mettere in guardia la cittadinanza, in particolare le fasce d’età più anziane, dalle numerose tipologie di truffe diffuse sul territorio. Un’iniziativa voluta dal prefetto Salvatore Pasquariello (nel video qui sotto l’intervista in occasione della presentazione), che ora, visto il perdurare del fenomeno, viene rilanciata nell’ottica di una diffusione più capillare possibile.

Casi in aumento

Nonostante gli sforzi istituzionali la piaga delle truffe continua infatti a dilagare. Lo scrive lo stesso prefetto Pasquariello in una missiva indirizzata ai rappresentanti di forze dell’ordine, comuni, autorità religiose ed enti pubblici. «Pur aumentando i casi in cui le truffe vengono impedite dalle Forze dell’Ordine o dalle stesse vittime quando mostrano prontezza a reagire e ad allertarle – osserva Pasquariello – stanno continuando a registrarsi, purtroppo con una certa frequenza, soprattutto i casi in cui una o più persone, mediante artifici o raggiri, si introducono nelle abitazioni e, qualificandosi come tecnici dell’acquedotto o del gas metano o dell’energia elettrica o come operai di cantiere, talvolta accompagnati da persona travestita da vigile urbano o da carabiniere, con il pretesto di controllare perdite o contaminazione degli impianti, convincono le vittime – soprattutto persone anziane – a depositare monili d’oro, gioielli e somme di denaro contante all’interno di frigoriferi o congelatori o sul tavolo, per poi, appena le vittime stesse si distraggono, impossessarsene e darsi alla fuga; talora i truffatori spruzzano delle sostanze maleodoranti e simulano dei guasti o delle contaminazioni agli impianti».

Umiliazione psicologica

In questo reato, oltre alla perdita patrimoniale, la vittima subisce rilevanti conseguenze psicologiche e danni morali. Molto spesso l’anziano non si sente solo derubato dei valori che normalmente sono tutti quelli dei quali è in possesso, ma subisce anche una sorta di furto di identità, di ricordi, di situazioni care in generale, e soprattutto di quella parte di sicurezza gestionale e decisionale per la propria persona che ancora era riuscito a preservare dal passare del tempo. Nelle indagini condotte dalle forze dell’ordine emerge che la parte del danno psicologico subito è significativamente prevalente rispetto a quello economico, in quanto crea umiliazione nell’anziano e mina la sua fiducia nelle proprie capacità.

I consigli antitruffa

Per questo motivo il prefetto invita tutte le realtà a dare massima diffusione presso la cittadinanza del vademecum appositamente realizzato lo scorso dicembre. Un documento in cinque pagine (che si può scaricare qui) che presenta tutti i casi più frequenti, a partire dai raggiri “porta a porta” che colpiscono soprattutto gli anziani, come i finti tecnici e operatori di comuni, assicurazioni, banche o forze dell’ordine. Ma non solo: il vademecum è dedicato anche alle truffe commerciali e a quelle informatiche, che spaziano da vendite di oggetti a phishing fino a estorsioni digitali.